Barman: questione di stile

“Tecnica di versaggio col metal pour a mano libera” :la dimostrazione tecnica di Michele Belli, rivolta agli studenti delle 10 sezioni delle classi II enogastronomia, organizzata dei professori di Sala e Vendita, Landolfo, Maestrini, Crispoldi, Testaguzza, ha aperto una finestra nuova e affascinante su una tecnica per la preparazione dei cocktail d’effetto ma anche rispettosa dei limiti alcolici imposti dalla legge.

Michele Belli, diplomatosi nel 2008, presso il nostro Istituto, ha sempre lavorato nelle sala bar di numerosi e prestigiosi locali londinesi. Proprio durante l’esperienza londinese, ha frequentato un corso che gli consente di utilizzare la tecnica di versaggio libero. Ma in cosa consiste questa tecnica, dal nome assai oscuro? “Il versaggio libero- ci spiega Belli- è iniziato come una moda, ma sta diventando una metodologia di lavoro. Per legge, non si può versare in un drink, più di 50 ml di contenuto alcolico. La tecnica, con un conteggio preciso, consente di rispettare i limiti di legge. Contando in inglese fino a 4, versiamo 25 ml di contenuto alcolico!  Inoltre, si riesce a lavorare velocemente e, con abilità, si stupisce anche il cliente“.  Ma cosa è il metal pour?  Belli spiega ai ragazzi che è il dosatore che viene applicato alle bottiglie per versare i liquidi. Da qui anche il termine, non proprio purista ma tecnico, di versaggio. L’interesse da parte degli studenti è notevole e coinvolgente, Dayanna Valencia (nella foto) si è cimentata, già dopo  dimostrazione, nei “primi passi” della tecnica del  flair bartending.  

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