di Beatrice Emili.
Giovedì 25 maggio il nostro istituto è stato teatro della presentazione di un libro molto interessante “Il compasso e la rosa” di Susanna Vallorani, scrittrice, regista e autrice televisiva. L’evento, promosso dalla nostra Dirigente scolastica, ha visto la partecipazione di diverse figure rappresentative del territorio e delle Istituzioni culturali della città: la signora De Carolis, vedova del compianto senatore Giancarlo De Carolis, fondatore e intestatario del nostro Istituto Alberghiero; la dott.ssa Paola Bianchi, in rappresentanza della sezione spoletina dell’Archivio di Stato; la dott.ssa Donatella Jank per la Biblioteca comunale; la dott.ssa Battistina Vargiu per il Teatro Lirico Sperimentale; la giornalista spoletina dott.ssa Antonella Manni; la prof.ssa Michela Costantino per l’ADI; il titolare della libreria Ubik e molti altri ospiti, docenti e studenti. Dopo la presentazione, ricca di anticipazioni, della Dirigente, la prof.ssa Emanuela Valentini ha coordinato l’incontro e, attraverso una colloquiale intervista all’autrice, emerge la storia, custodita nel libro, di Emilie du Chatelet e della sua relazione con il grande filosofo illuminista Voltaire. Si scopre che Emilie è una donna d’ingegno, colta, con molteplici interessi sia letterari che scientifici, passionale, anticonvenzionale, coraggiosa, che afferma la sua diversità persino con la morte, avvenuta dopo 6 giorni dal parto a 43 anni, un’età impensabile per diventare madre nel 1700. Ma il libro in questione è un saggio o un romanzo? L’autrice chiarisce che è un insieme dei due generi letterari: dal punto di vista della ricostruzione storica è un saggio rigoroso, ma ingentilito dall’elemento narrativo della storia tra Emilie e Voltaire, una relazione sentimentale ed intellettuale che non viene meno. I due elementi fondamentali della personalità di Emilie sono il “compasso”: impegno scientifico e la “rosa”: grazia femminile; ma un’altra, intrigante, lettura potrebbe essere: Emilie è il compasso per il suo rigore spesso virile; Voltaire la “rosa” per la sua propensione ai piaceri. Cosa ha spinto la scrittrice ad occuparsi di questa vicenda? Il fatto che Emilie du Chatelet è stata vista per almeno 2 secoli come una figura marginale, una semplice appendice sentimentale del filosofo, anzi, su di lei ha aleggiato una leggenda negativa che l’ha dipinta come una donna volgare, ambiziosa, moralmente indegna. Quindi, Susanna Vallorani ha inteso far riemergere dalle tenebre dell’oblio e della negatività questa singolare figura di donna 700esca, ma dai tratti moderni, che offre molti spunti di riflessione sul ruolo della donna contemporanea. Nel corso della presentazione, sono stati letti passi tratti dall’opera sia in italiano che in francese dalla prof.ssa Ghislaine Giacomini, appunto insegnante madrelingua di Lingua e cultura francese e dagli studenti Sebastian Frashelliu (IV A Eno) e Gaia Carosati (V B Eno).
Hanno trovato spazio, in questa visione globale del XVIII secolo, altri interventi: il video messo a disposizione del TLS, “La franchezza delle donne, intermezzo musucale settecentesco, le attrezzature del primo laboratorio di chimica dell’Istituto, la dott.ssa Jank ha illustrato, attraverso slides, le copie 700esche dell’Enciclopedye provenienti dal copioso Fondo antico della Biblioteca comunale; alcuni ragazzi hanno colloquiato con l’autrice spaziando sui più diversi argomenti. La conclusione dell’evento è consistita in un sontuoso pranzo in stile 700esco con sottofondo musicale in tema, imbandito in una grande tavolata con al centro un trionfo di dolci, frutta, verdure di stagione, dove niente è stato lasciato al caso, ma ricreato con scrupolo filologico in base alle testimonianze dell’epoca, così come le squisite vivande servite in tavola sull’esempio dei pranzi dell’epoca, dinamici e un po’libertini.Il servizio di cucina è stato curato dal prof.Caroli con i ragazzi del III B Cucina; quello di Sala dalla prof.ssa Testaguzza e dai ragazzi del III A Sala; l’accoglienza è stata effettuata dagli studenti del V A Accoglienza turistica, coordinati dal prof. Antimiani.