Georgofili: dal ricordo alla memoria

di Emanuela Valentini Albanelli.

L’educazione alla legalità passa anche attraverso le date: fra il 26 e il 27 maggio del 1993 persero la vita cinque persone, per una bomba che provocò anche 41 feriti, distrusse la storica Torre de’ Pulci dove ha sede l’Accademia dei Georgofili.

Libera- Spoleto, presidio intitolato ad Angela Fiume, una delle vittime della strage insieme al marito, Fabrizio Nencioni, le loro figlie Nadia e Caterina e allo studente di architettura, Dario Capolicchio, il 6 maggio, alla Scuola di Polizia, ha ricordato la strage con Teresa Fiume, sorella di Angela, e il tenente colonnello Guido Barbieri del Nucleo tutela patrimonio culturale dei carabinieri dell’Umbria.

Davanti agli studenti e ai cittadini, le parole di Teresa Fiume hanno richiamato al cuore le ore convulse vissute al momento dello scoppio e della diffusione della notizia dell’esplosione, di cui solo in seguito si delinearono i contorni: non un’esplosione di gas ma un vero e proprio attentato nel cuore di Firenze.

Le parole di Teresa sono state molto toccanti, è stato come sfogliare un album di famiglia con le foto di momenti di vita quotidiana che non sbiadiscono al sole, anzi si colorano di nostalgia e di rabbia nei confronti di una giustizia lenta.

Oltre che ad ascoltare le parole di Teresa Fiume e di Guido Barbieri sugli interessi economici dei mafiosi nei confronti dell’arte, gli studenti e le studentesse dell’Ipseoasc hanno attivamente contribuito a rafforzare la memoria di una strage attraverso la lettura di “Sia detto”, una preghiera laica, scritta da Mario Luzi e letta durante il processo. Inoltre, la scuola ha contribuito con tralci di rami abbelliti da fiori origami di tanti colori, ognuno con un simbolo che Maria Trappetti ha spiegato, perchè cuore e mente devono contribuire al miglioramento della società:

Tra tutti i fiori esistenti, perché proprio la rosa?
La delicatezza e l’eleganza di questo fiore va a contrastare l’odio e la brutalità
compiuta nell’attentato.
Come potete vedere le rose sono state realizzate con colori differenti:
– rosso-> per richiamare il colore del sangue;
– verde -> simboleggia il valore della vita che non deve essere mai
calpestata;
– giallo->come il sole che anche in una giornata nuvolosa non smette mai
di splendere;
– rosa-> per ricordare l’innocenza delle vite spezzate;
– blu-> è il colore della vita stessa, ottenuta attraverso la memoria degli
eventi passati;
– la rosa bianca come segno di purezza.
Infine abbiamo la colomba portatrice di pace e dolcezza

 

Sia detto di Mario Luzi

“Sia detta per te, Firenze,
questa nuda implorazione.

Si levi sui tuoi morti,
sulle tue molte macerie,
sui tuoi molti
visibili e invisibili tesori
lesi nella materia,
offesi nell’essenza,
sulle tue umili miserie
ferma, questa preghiera.

I santi della tua storia
e gli altri, tutti,
della innumerabile corona
la portino in alto,
le soffino spirito e potenza,
ne cingano d’assedio
le stelle, i cieli,
le superne stanze:
« giustizia non ti negare
al desiderio degli uomini,
scendi in campo, abbi la tua vittoria!»

Sia detta a te, Firenze,
questa amara devozione:
città colpita al cuore,
straziata, non uccisa;
unanime nell’ira,
siilo nella preghiera.

Vollero accecarti, essi,
della luce che promani,
illumina tu, allora,
col fulgore della collera
e col fuoco della pena
loro, i tuoi bui carnefici,
perforali nella tenebra
della loro intelligenza, scavali
nel macigno del loro nero cuore.

Sii, tra grazia e sofferenza,
grande ancora una volta,
sii splendida, dura
eppure sacrificale.

Ti soccorra la tua pietà antica,
ti sorregga una fierezza nuova.

Sii prudente, sii audace.

Pace, pace, pace.

 

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