Dentro la Storia

di Beatrice Emili-

Si è trattato letteralmente di un percorso dentro la Storia quello percorso martedì 29 ottobre da 3 classi quinte dell’Istituto Alberghiero, V Accoglienza Turistica, V Eno B, V Eno D, che, accompagnate dalle insegnanti Emili, Paggi, Del Bello, Valentini, hanno effettuato un’uscita didattica per visitare il bunker del Monte Soratte. Tale visita fa parte del progetto “I luoghi come laboratorio di Storia”, destinato alle classi quinte e rispondente agli obiettivi previsti dal PTOF: 1-sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica; 2-valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace; 3- solidarietà e cura dei beni comuni; 4-conoscenza e rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del territorio e delle attività culturali. Il bunker è stato scavato all’interno del Monte Soratte, nel territorio del piccolo comune di Sant’Oreste, in provincia di Roma. Esso fa parte del museo diffuso “Percorsi della memoria” , un itinerario realizzato nell’intero paese attraverso il recupero delle ex-caserme, dei ruderi e di altri luoghi dove sono ancora ben evidenti le ferite del bombardamento dell’aviazione alleata del 1944.

Il nostro gruppo ha percorso una buona parte delle gallerie interne sotto la guida di William, che ha illustrato in maniera lucida ed efficace la storia del sito, dallo scavo delle prime gallerie, iniziato nel 1937 (su un progetto del 1935 voluto da Mussolini per un’eventuale difesa contro attacchi aerei nemici) fino al 1940, quando i lavori si sono interrotti per le note vicende storiche; il progetto prevedeva 14 Km di gallerie scavate nel ventre del monte, ne sono stati portati a termine circa 4,5. Per una tragica ironia della sorte però Mussolini e i membri del governo italiano non poterono mai utilizzare il rifugio, che verrà invece occupato dalla Wehrmacht del General Feld Maresciallo Albert Kesserling, che ne fece la sede del Comando Supremo del Sud Europa dopo l’8 settembre 1943, fino alla presa di Roma del 4 giugno 1944, resistendo ai massicci bombardamenti alleati del 12 maggio 1944.

Dopo la guerra il sito ipogeo verrà utilizzato come deposito di munizioni per l’Esercito Italiano, fino al 1967, quando per impulso della NATO il governo italiano darà inizio ai lavori per ricavare un rifugio antiatomico nella parte più profonda delle gallerie. Sono gli anni della Guerra Fredda e del mondo diviso, i lavori si interromperanno nel 1972; oggi il bunker non è più zona militare, ma è passato sotto la gestione del Comune di Sant’Oreste che, grazie ai fondi europei e all’Associazione culturale “Bunker Soratte” ha riqualificato e valorizzato il sito storico. L’esperienza al Bunker per le classi è stata senz’altro positiva, come dimostrano l’interesse dimostrato dai ragazzi durante il percorso, le loro domande ed osservazioni. Molta attenzione è stata posta agli allestimenti museali adatti ad una temperatura che dentro non supera mai i 13-14° e che comprendono anche l’esposizione di mezzi bellici, armi, attrezzature e schermi per la proiezione di documenti audiovisivi. Fotografie, manoscritti, macchinari e sistemi elettrotecnici, letti, mappe e cartine affollano le decine di ambienti cercando di riprodurre l’atmosfera senza tempo di un paese in guerra.

La visita ha costituito un momento importante non solo per la conoscenza della storia del ‘900, ma per la consapevolezza dell’importanza della memoria e della necessità di conservare i luoghi che la custodiscono e la tramandano.

http://www.bunkersoratte.it/

 

 

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