di Melketu Colonna e Edoardo Biondini
Nella seconda parte dell’anno, le classi V dell’Istituto Alberghiero “G. de Carolis” partecipano al laboratorio didattico di storia a Colfiorito, organizzato dall’ISUC. Quest’anno, l’esperienza l’abbiamo vissuta anche noi. In due giornate, le sette classi V hanno ricostruito una parte di storia della nostra Regione, legata ai campi di internamento e ai campi di lavoro presenti e sparsi in tutta l’Umbria. Appena arrivati a Colfiorito, l’attività inizia all’interno delle cosiddette casermette dove gli stagisti dell’Istituto di Storia Contemporanea per l’Umbria hanno ricostruito la storia di Colfiorito e del suo campo di prigionia fascista, legato alla presenza prevalentemente di montenegrini. Il meteo, il giorno 28 aprile, purtroppo non ci ha assistito e quindi è mancato il lavoro “sul campo”, infatti, ripercorrendo le tracce materiali dei luoghi di prigionia, filo spinato, il controllo delle guardie si riflette anche sulla privazioni dei diritti. Comunque, abbiamo rivissuto la vita all’interno del campo con la lettura di un opuscolo scritto dal professore Renato Nardelli, coordinatore del laboratorio, dove viene raccontata la storia dei deporti in questo piccolo campo, anche grazie alle interviste agli internati. Nel pomeriggio ci siamo diretti verso la Prata, una località nel comune di Nocera Umbra,dove abbiamo incontrato Argia, una novantacinquenne che ci ha raccontato la storia dall’arrivo dei nazisti a quelli degli Americani. Inoltre, questa dolce signora ha cantato la Storia, cioè una canzone il cui testo racconta la dura vita sotto il regime fascista . Dopo questa ” brutta ” ( per il tempo inclemente) ma splendida giornata siamo ritornati a Spoleto. É stata una bellissima esperienza dove tutti noi abbiamo seguito tutte le spiegazioni con attenzione e facendo domande sull’argomento.
(foto di Beatrice Emili, del 16 aprile 2015)