E’ SOLO UNA QUESTIONE DI DONNE ?

di Paolo Ciri.

Il titolo del convegno tenutosi oggi 30 novembre nella nostra Aula Magna è una domanda che già fornisce la risposta: ovviamente no!

In questo senso è stato bellissimo ed efficace un filmato ove il disagio veniva volto al maschile, recitato dagli uomini. Attori che raccontavano d’esser stati vessati ed emarginati in quanto uomini. Molto simpatico in quanto efficace, in quanto immediatamente comprensibile nel suo non senso, che però dà un senso a quanto ad alcune donne accade.
Anche altri filmati sono stati di ausilio alla discussione, ad esempio quello con donne che davvero nella vita han subìto violenza, ed hanno così  portato la propria testimonianza. La lettura di alcune poesie ha completato la mattinata.

Organizzato con una collaborazione tra noi, il Comune di Spoleto, la Fidapa e l’Inner Wheel, questo convegno è stato introdotto dal saluto del Sindaco, Dott. Andrea Sisti, e del Presidente del Consiglio Comunale, Dott. Marco Trippetti. A parlare alle ragazze ed ai ragazzi delle problematiche e degli atteggiamenti inerenti la violenza sulle e contro le donne, sono state Roberta Galassi, la nostra Dirigente, la collega Luigina Renzi, Assessora al benessere e all’innovazione sociale del Comune di Spoleto, Vanna Ugolini, direttrice responsabile de Il Messaggero Terni, Marina Antonini, referente del Centro Anti Violenza di Spoleto, Agnese Protasi, assessora del Comune di Spoleto ma qui in veste di psicologa, e Pina Zito, presidente della sezione di Spoleto della Fidapa.

A dire il vero nelle loro parole si avvertiva il  disagio di dover ancora spiegare temi che dovrebbero orami essere acquisiti universalmente e patrimonio di ciascuno, però i fatti ci dicono che questa necessità ancora c’è ! E comunque si sono rivolte ad un pubblico di adolescenti che probabilmente deve ancora completare l’interiorizzazione di queste tematiche.

La conferenza che ha dato voce anche ai nostri studenti e studentesse, con domande ma anche con la lettura di tre testi nati nell’ambito del corso di scrittura creativa, tenuto sia in convitto che nella casa di reclusione da Francesca Gosti, è stata seguita con attenzione dagli studenti del II A eno, V A eno, V B sala, e dai ragazzi dell’Accoglienza Turistica, ogni relatore ha aggiunto un tassello alla riflessione sul fenomeno.

Luigina Renzi ha posto l’accento sull’importanza per i ragazzi di non sentirsi sminuiti dalle ragazze che emergono nella società perché “bisogna lavorare con le ragazze non contro”. Marco Trippetti, prima di tutto da medico ha posto l’accento sulla gravità del problema con le emergenze che arrivano in pronto soccorso. Don Edoardo ricorda il rispetto per l’altro, l’ABC della vita. La genialità maschile e femminile si completano, la violenza rovina tutto. Andrea Sisti  ha elogiato le attività che si svolgono e che indicano la vivacità della comunità. Le scuole con queste iniziative si animano, i ragazzi hanno bisogno di una lettura di tutto quello che circola in internet. Pina Zito ha sottolineato l’apertura della scuola alle iniziative per promuovere il rispetto, parola di fondamentale importanza. I giovani faranno la differenza, perché dialogando ed educando al rispetto e a certi valori del rispetto, i giovani faranno la differenza. Vanna Ugolini, terza donna in Italia capo redattrice di un giornale, ha messo al centro la parola Potere, si uccide una donna perché altrimenti si perde potere. Difficile cambiare, chi ha potere non lo molla. Agnese Protasi, psicologa, psicoterapeuta, ha proposto un’attività per coinvolgere i ragazzi e ha concluso leggendo quello che ha scritto il parlamento europeo (Europa 2020), l’intelligenza non è uomo o donna.

Non mancavano in sala i simboli della lotta contro la violenza e la discriminazione di genere: la panchina rossa, le scarpette rosse e durante l’aperitivo, i nostri studenti e le nostre studentesse hanno prestato il servizio in sala con un piccolo segno rosso in volto sotto gli occhi.

(* si ringrazia Maria Luisa Quarsiti per le info)

 

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