Gli ulivi di Festivol 2009

E’ la terza edizione di Festivol, come ci illustra la bella grafica del manifesto: coste di sedano trasformate in tastiere di un pianoforte, olive come note, Trevi tra olio, arte , musica e papille.
Il panorama è noto, ma uno sguardo al paesaggio con 200.000 ulivi fa sempre bene. La vista migliore è dal giardino di Villa Fabri, costruita sul finire del ‘500, con decorazioni ad affresco della prima metà del secolo XVII, prezioso contenitore culturale, restituito recentemente ai cittadini dall’amministrazione comunale.
Ci accolgono sorridenti le nostre studentesse, guidate dai professori del Dipartimento di Ricevimento. All’interno un buon numero di espositori offre assaggi di olio da bottiglie esteticamente sempre più raffinate. Al piano inferiore assaggi di zuppe e vini, serviti da alunni di quarto ristorazione B e C e di quinto ristorazione C, molto presi dal loro ruolo, accompagnati dalla professoresse Staderini e Sensi. All’arpa Laura Vinciguerra.
In piazza, decorata con ulivi in vaso, prodotti tipici e bracieri ardenti. Sarà per il fatto che si mangia, ma di gente in giro se ne vede più del solito. Seguo un gruppo pronto all’assalto di Palazzo Petroni, edificio gentilizio con portone e finestre in pietra del ‘600. All’ingresso la gentile accoglienza delle nostre ragazze. Nel portico un ampio arco a tutto sesto del primo ‘400 con centina e motivi floreali alle imposte. Le degustazioni di zuppe di legumi e vini sono affidate alle mani esperte dei nostri studenti. La famiglia proprietaria è presente al completo e vive e fa vivere agli ospiti le gioie di questo splendido Palazzo, lasciando gli ospiti liberi di osservare ogni minimo dettaglio e di godere della vista mozzafiato dai terrazzi che, adorni di ulivi in vaso, si affacciano sulla vallata. C’è anche la piacevole presenza di un pianista: Alessandro Bravo, piano Sender Rhodes.
La terza tappa prevede il Palazzo della Prepositura Valenti che , “vigilato” dalle nostre studentesse, fu fondato verso il 1650. Ha un nobile portale con loggia soprastante ed eleganti finestre con sugli architravi le scritte; ” Vinci il male con il bene-il valore unito al coraggio-attraverso la croce alle stelle-la fede”, l’ingegno, la fortuna conducono alle stelle. Il palazzo attualmente ospita l’Hotel Antica Dimora alla Rocca. All’interno assaggi di creme di sedano e vini offerti dai nostri alunni, molto orgogliosi nelle loro divise. Musica di TooBeflat, Pedro Spellati, sassofoni, Matteo Marcucci, chitarra.
La serata si conclude con un solenne concerto d’organo di Edoardo Bellotti nella chiesa di San Francesco, accolti ancora una volta dalle nostre studentesse, per celebrare il cinquecentenario dell’organo monumentale, uno dei più antichi al mondo.

Tornando a casa passo vicino all’ulivo più antico, quello di Sant’Emiliano, più in là una villetta moderna ha un ulivo in giardino, come pianta ornamentale.
Si può chiedere di più ad un ulivo?

Prof.ssa Dina Salari

Le foto di questa  gallery sono di Dina Salari, che ringraziamo per tutti i suoi artistici scatti ed in particolare per quello dedicato all’ulivo secolare di S. Emiliano, nato, secondo la tradizione, nel luogo del martirio del patrono di Trevi. E  solo  per poter ammirare questo ulivo secolare Trevi merita una visita. 

 

Trevi: 7 e 8 novembre. C’è Festivol, tra olio, arte, musica e papille, e ci saranno anche i nostri alunni, chi impegnato negli info point, chi nei palazzi storici alla mescita dell’olio o del vino; chi nel servizio di accoglienza al Teatro Clitunno per il concerto di Bandadriatica o nella chiesa di S. Francesco per il concerto d’organo (lo stesso che suonò per la prima volta nella notte di Natale del 1509); chi a fare da hostess durante i workshop sull’olio di oliva.
Il programma è ricchissimo e il sindaco Nalli invita i visitatori a conoscere le terre di Trevi e le sue ricchezze e a scoprire perché, nonostante le leggi dell’economia, ci si ostini lì a coltivare l’olivo e si fatichi per vestire il sedano, promettendo anche dieci modi diversi di gustare l’olio extravergine d’oliva e di cucinare il sedano nero.
I visitatori troveranno anche i vini umbri e i presidi slow food: la fagiolina del Trasimeno, la roveja di Cascia, il canestrato di Castel del Monte, la lenticchia di Santo Stefano di Sessanio e la mortadella di Campotosto: un concerto di sapori, una gradevole occasione per un irripetibile convegno fra il gusto, l’olfatto e la vista.
Tutto il programma su:

FESTIVOL 2009

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