Inclusione sociale e lotta al disagio: la scuola in prima fila

Sta per prendere il via all’Istituto Alberghiero “G. de Carolis”, l’ampio ed articolato progetto per favorire l’ inclusione sociale e la lotta al disagio, progetto risultato 5° su 84 presentati e finanziato dai Fondi Strutturali Europei.

Il progetto, coordinato dalle funzioni strumentali d’Istituto, professoresse Maria Pascale, Maria Luisa Quarsiti e Rita Serena, prevede un piano di interventi che intende creare un sistema d’istruzione e di formazione di elevata qualità, puntando sulla scuola come protagonista anche fuori dall’orario scolastico, per affrontare i problemi dell’abbandono scolastico e della lotta al disagio. In questo senso, i moduli su cui poggia il progetto interessa non solo tutta la comunità scolastica ma enti, istituzioni, associazioni, aziende del territorio, facendo diventare il “G. de Carolis” il punto focale di una rete sviluppata su più livelli che coinvolge attori di natura diversa.

I diversi moduli di articolazione del progetto spaziano dalle attività di Happy English e Happy Italian che puntano sullo sviluppo delle competenze nelle aree linguistiche, alla realizzazione di un Orto biologico nello spazio attorno al complesso san Paolo. In questo caso, con il contributo degli studenti, ognuno con le sue abilità, dei cittadini, delle associazioni e degli enti si recupererebbero spazi poco utilizzati attorno all’Istituto e…., magari, in un futuro non troppo lontano, anche il più antico chiostro di Spoleto, quello appunto di san Paolo inter vineas, potrebbe ritornare a rivivere e ad assolvere la funzione di orto medievale!

Il benessere è alla base di due moduli, uno mette al centro   la “Cucina, Sport e Salute” legandosi alla reale esigenza di mostrare ai giovani come sia possibile creare uno spazio di ristorazione salutare per gli sportivi e non, attraverso una corretta alimentazione senza rinunciare al gusto. Visto che sport, corretto stile di vita e cucina coinvolgono tutti, il corso prevede parallelamente il coinvolgimento degli studenti ma anche di genitori che diventeranno a loro volta “studenti”. L’altra declinazione del benessere passa attraverso l’educazione motoria ed è un percorso educativo attraverso la mediazione corporea, la danza movimento-terapia per prevenire la devianza minorile, favorendo l’inserimento, la socializzazione e l’integrazione degli alunni partecipanti.

L’Istituto Alberghiero ha anche studenti all’interno della Casa di Reclusione di Maiano ed il modulo educazione alla legalità si rivolgerà proprio ai detenuti dell’alta sicurezza, prevedendo la realizzazione di un cineforum, è l’unico che si svolgerà anche nel periodo estivo.

Mettendo da parte registri, voti, compiti i progetti del Programma Operativo Nazionale (PON) del Miur, puntano a fare della scuola un fulcro per educare i giovani attraverso il dialogo non solo con gli insegnanti ma con tutta la società. Non saranno i voti a stabilire chi è bravo o meno, tutti coloro che saranno coinvolti e impareranno qualcosa di nuovo, inizieranno a dialogare con gli altri, a confrontarsi, a mettersi in gioco saranno, non certo promossi, ma cittadini migliori.

 

 

 

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