UNA GIORNATA INDIETRO NEL TEMPO
Venerdì 5 marzo 2010, noi alunni della classe 2^D ci siamo recati alla Sezione dell’Archivio di Stato di Spoleto, accompagnati dalla professoressa di Storia (A. P. Tagliavento) organizzatrice dell’evento.
All’arrivo ci ha accolto un archivista, esperto di storia locale, il dott. Paolo Bianchi, che ci ha fatto da guida per tutta la mattina.
Il primo argomento che abbiamo trattato è stato la storia dell’Archivio che risale al 1950 ed è emerso che, quello spoletino, è uno dei più importanti in Umbria. Noi ragazzi abbiamo potuto toccare con mano le carte d’identità risalenti all’Ottocento e l’aspetto che ci ha colpito di più di questi documenti, con le rispettive foto, è la loro perfetta condizione.
Il dottore ci ha parlato anche dei “Fogli di famiglia”, ovvero una serie di liste in cui venivano scritti, quindi registrati, solo dopo l’Unità d’Italia, alcuni dati importanti delle famiglie della città, a partire dal capo famiglia, ovvero il capostipite, fino ad arrivare a nominare tutti i componenti del nucleo familiare, dal più anziano al più giovane. In questi grandi fogli veniva scritto: la data di nascita e quella della morte, il grado di parentela, la professione, il titolo di studio posseduto e la residenza di tutti i membri di quella famiglia. Questi ultimi ci sono sembrati molto interessanti perché sono scritti a mano e ogni tanto vi si trovano delle correzioni con caratteri rossi.
Pochi attimi dopo ci siamo trovati immersi in epoche più lontane e, precisamente, abbiamo osservato con attenzione, il documento più antico della città di Spoleto, ovvero un manoscritto in pergamena, risalente addirittura al 1002. Il testo, scritto in latino, si riferisce alla concessione di alcune terre (“inter vineas”) alle suore clarisse dell’ex Monastero San Paolo che più di mille anni fa esisteva dove oggi è ubicato il nostro Istituto scolastico.
Ci è stato mostrato, poi, un altro antico scritto del 1347, che raccoglie una serie di leggi comunali e la loro applicazione nella vita medievale della città, conosciuto col nome di ” Le Riformanze”.
Poiché a scuola abbiamo da poco affrontato lo studio dell’età napoleonica, l’archivista ci ha portato a conoscenza di un manifesto spoletino scritto da un funzionario di Napoleone, nel 1809, in occasione della festa della Madonna del 15 agosto. A quanto pare, tale festa coincideva con il compleanno dell’Imperatore francese, così Bonaparte organizzò un evento spettacolare e memorabile per gli spoletini, che ribattezzò col nome di festa di” San Napoleone”, con tanto di balli in piazza del Duomo e fuochi d’artificio.
Ma, almeno per quanto mi riguarda, la tappa più interessante di questo giorno dedicato alla storia è stata la visita al piano superiore dell’Archivio; qui si trova un interminabile magazzino (mantenuto a temperatura ambiente) su due piani, in cui sono conservati documenti, moduli e pratiche di vario tipo, che vanno dal medioevo ai giorni nostri e che sono stati abilmente catalogati per secoli e per argomenti.
Tutto ciò è stato veramente fantastico e significativo, almeno per me che sono un appassionato di storia antica perché abbiamo potuto conoscere il passato direttamente sui documenti, come fossimo degli storici.
Alla fine di questa lunga e interessante giornata, trascorsa da tutti noi con molto interesse e stupore, possiamo dire di essere stati molto bene e che, senz’altro, ci piacerebbe ripetere un’esperienza simile.Giancarlo Mancini II D