di Paolo Ciri.
Celebriamo ogni anno la “giornata della memoria”, per non dimenticare le ignobili persecuzioni verso alcune etnie. E’ particolare la ricorrenza di quest’anno, perché cadono gli 80 anni dalla emissione, in Italia, delle leggi razziali.
La Regione Umbria, l’Istituto per la Storia Contemporanea, l’Università di Perugina e la Prefettura hanno congiuntamente organizzato una cerimonia, da tenersi venerdì 26 nella prestigiosa Aula Magna della Università.
Il ricordo verrà affidato ai lavori svolti da sei scuole, tutte di Perugia tranne il nostro Istituto, rappresentato dalla classe quinta dei servizi commerciali.
Il nostro lavoro, coordinato dalla Professoressa Annapaola Tagliavento, è stato costruito attraverso una ricerca storica all’Archivio di Stato e verrà rappresentato tramite un testo narrato, addirittura accompagnato dalla musica del clarinetto di Martina Piccioni, del 5 A enogastronomico, nonchè dalle immagini di un video.
Narreremo la storia di Nice Formiggini, bolognese, trasferitasi a Spoleto al seguito del marito, Cesare Pasi, sottoprefetto. Né l’appartenenza al regime del coniuge (e del genero), né la fede nella religione cattolica, la salvarono dalle persecuzioni razziali, quando fu scoperto che non si era autodenunciata come ebrea.
La convocazione del nostro Istituto è per noi un grandissimo orgoglio, innanzi tutto perché dimostra, anche una volta, che siamo partecipi del patrimonio culturale, con pari dignità, e poi perché il tema è ancora oggi, purtroppo, delicato ed importante, per cui la riflessione che scaturirà da questa giornata è di assoluta rilevanza sociale e politica.