Le mani della mafia sull’agroalimentare

di Maria Trappetti e Chiara Cesaretti.

Stamattina ci siamo recati presso l’Università di Perugia per partecipare ad un seminario su “la bellezza dell’agroalimentare italiano tra tutele, agromafie e nuove minacce”.

Quando siamo arrivati eravamo molto emozionati sia per l’argomento trattato, sia per la presenza di persone importanti ma soprattutto perché noi, un gruppo di 26 studenti del primo e secondo anno della scuola alberghiera di Spoleto, siamo entrati nell’aula magna dell’università che ci metteva un pò in soggezione.

La sala era molto grande con un megaschermo a proiettare l’immagine dei relatori e le rispettive presentazioni per migliorare la trasmissione del messaggio.

Dopo l’introduzione, la giornalista Annamaria Capparelli ha presentato i relatori che hanno esposto le tematiche del sistema agroalimentare italiano, della tutela degli animali e delle rispettive minacce, tra cui la frode.

Hanno partecipato alcuni magistrati tra cui il procuratore Giancarlo Caselli, presidente del Comitato scientifico della Fondazione “Osservatorio Agromafie”. Il procuratore Caselli, come il procuratore Greco e il professore Angelini, hanno evidenziato non solo la presenza della criminalità organizzata nel settore agroalimentare in Italia e in Europa, ma anche la necessità di avere delle regole più chiare ed efficaci per contrastare le frodi alimentari e le contraffazioni ma anche per tutelare il consumatore e la salute delle persone.

In rappresentanza delle forze dell’ordine, presenti in numero considerevole, il comandante Gerardo Iorio ha evidenziato come l’Arma garantisce la tutela di questo settore. Dopo l’intervento del sottosegretario del ministero dell’Interno Emanuele
Prisco, in rappresentanza del Governo in sostituzione del ministro Francesco Lollobrigida, ha ribadito il fatto che dobbiamo preservare la qualità degli alimenti e del territorio perché neanche i tentativi di frode potranno mai eguagliare il Made in Italy. Ha chiuso la giornata di riflessione sulle tematiche alimentari il presidente Nazionale Coldiretti, Ettore Prandini ponendo l’accento sul sistema agroalimentare italiano, uno degli orgogli del Made in Italy, poi ha ripreso un tema già anticipato dal
vicepresidente regionale, e cioè che la salute dei cittadini viene prima di tutto ma anche la tutela del territorio contro gli smottamenti.

Per chiudere il discorso, la tutela della persona è strettamente legata alla tutela del paesaggio e del territorio.
Alla fine abbiamo partecipato ad un aperitivo nel chiostro con i prodotti del territorio.

 

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