L’importanza di chiamarsi… Oscar.

 INVITO ALLA CONFERENZA.

Paola Ritucci, VB rist, ha partecipato alla serie di conferenze, organizzate dall’associazione Il Muro di Bottom di Foligno, su Oscar Wilde. Accogliendo anche l’invito degli insegnanti, Paola ha avuto modo di apprezzare il piacere e l’utilità di assistere a conferenze tenute da esperti.

“Nel mese di maggio, a Palazzo Trinci (Foligno), si sono svolti 4 incontri per approfondire la conoscenza di Oscar Wilde, un autore che ancora oggi riscuote successo, viene letto e si conosce attraverso il cinema o il teatro. Il primo incontro, giovedì 3 maggio, dal significativo titolo ‘ Oscar Wilde e le sue maschere’  è stato tenuto dal Prof. Masolino D’Amico; mercoledì 9 maggio si è parlato di ‘Un Oscar per Wilde’ con il Prof. Alessandro Tinterri; giovedì 17 maggio, la conferenza, a mio parere, la più interessante, ‘Salomè e Turandot donne che uccidono’ del Prof. Stefano Ragni.  L’ultimo incontro, sabato 19 Maggio, è una pièce teatrale ‘Wilde il piacere e il dolore’ diretto da Arianna Lipparoni e Stanislava Malinska.

Wilde non è, infatti, solo l’esteta che passeggia per Londra con un fiore in mano o che pronuncia paradossali battute, ma anche l’uomo di cultura, autore di straordinari saggi che affermano la superiorità dell’Arte sulla Natura ed evidenziano il ruolo centrale della critica nel processo creativo, anticipando un lettore co-autore momentaneo dell’opera.

È anche lo scrittore che, in nome dell’autonomia dell’arte, si difende dalle accuse di immoralità rivolte a “Il ritratto di Dorian Gray” affermando che un romanzo non deve essere “morale” o “immorale”, ma solo “scritto bene o scritto male”.

È una personalità complessa e mutevole che mi ha molto interessato e, da questo ciclo di conferenze, ho capito meglio e scoperto i vari aspetti di Oscar Wilde.”

Paola Ritucci V B

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