Il 31 gennaio si sono concluse le visite didattico-professionali che 13 classi, da dicembre, hanno effettuato alla Perugina e alla Metro di Bastia.
Il III B cucina si è prestato a mettere nero su bianco ciò che può significare la partecipazione ad un’uscita che, a giudicare dalle impressioni, ha letteralmente soddisfatto gli studenti in “tutti i sensi”.
L’olfatto: il profumo che si trova lì dentro è inconfondibile.
La vista: vedere con i propri occhi com’è ciò che consumiamo abitualmente. Vedere non soltanto ciò che viene utilizzato ma anche come viene fatto: macchinari all’avanguardia e persone che lavorano nel rigoroso rispetto delle norme igieniche. Il punto di vista dell’osservatore è dall’alto, su di una passerella. Purtroppo, forse anche per motivi di segretezza, la guida non è entrata nei dettagli né si possono scattare foto e, altro punto di debolezza, non tutti gli ambienti sono accessibili alle persone con handicap.
Il gusto: degustazione di diversi prodotti, dai più classici ai nuovi. Partendo dal burro di cacao, alla polvere di cacao, è stato intrapreso un vero e proprio viaggio dai singoli ingredienti fino ai cioccolatini, alle barrette e, in questo momento, alla produzione di uova di Pasqua. Piccolo neo, o forse un modo per evitare sprechi, durante la degustazione sono usati anche “prodotti sbagliati” quelli cioè che, per qualche piccolo difetto “estetico”, non possono essere messi in vendita. Comunque, si è molto attenti ad evitare gli sprechi e, lo stesso Bacio che Luisa Spagnoli “creò” , nasce dal riutilizzo della granella di nocciole e della pasta di cioccolato, avanzati da altri prodotti.
Il tatto: alla Perugina organizzano corsi per maestri cioccolatieri dove vengono insegnate le tecniche per manipolare e realizzare i prodotti.
Questa visita è servita a conoscere: la storia di un alimento (il cioccolato), di una società ( la Perugina), delle strategie pubblicitarie e di marketing, di imprenditori ( Buitoni, Spagnoli), di un’azienda basilare per l’economia della Regione e, ora scartando un Bacio, sappiamo che all’inizio si chiamava Cazzotto e perché troviamo i cartigli con frasi d’amore.
La Metro di Bastia ha permesso ai futuri operatori del settore di conoscere un rifornitore molto importante, leader nel settore.
Conclusione: la visita alla Perugina e alla Metro è doverosa per studenti umbri di un istituto alberghiero!