di Samuele Miraggio.
Si fa presto a dire pizza!
In qualità di aspirante pizzaiolo, ho deciso di accogliere l’invito del professor Francesco Chiaraluce e di andare ad esplorare, enogastronomicamente parlando, tutti i territori dell’Italia partendo dal nord per arrivare all’estremo Sud, in Sicilia, con i pistacchi di Bronte, per trovare le eccellenze italiane e quindi riuscire a creare un piatto che possa rappresentare appieno il nostro Paese.
L’Italia è piena di prodotti che presentano un marchio di qualità ma andare a sceglierli per dare vita ad una pizza fa parte della vita di un artista e, proprio come i grandi artisti, anche il pizzaiolo deve riuscire a trovare l’equilibrio e l’armonia tra i colori e, nel nostro caso, i sapori, per creare appunto un’eccellenza visiva, olfattiva, gustativa, tattile, insomma, coinvolgente e piacevole in tutti i sensi.
I colori della pizza, inoltre, presentano anche un richiamo al tricolore italiano sebbene non sia completo per l’assenza del rosso, sostituito dal rosa della mortadella Bologna!
La pizza, infatti, ho deciso di chiamarla “L’italianissima” dati i suoi ingredienti di origine solo italiana che valorizzano e rendono grande il nostro Paese e lo rendono uno dei centri della gastronomia più importanti del mondo.ITALIANISSIMA