di Erika Metopio e Marialuisa Kondi.
Quando, la professoressa Pascale, insegnante di biologia, ha portato in classe una brochure sul DNA in tutti noi è sorta una grande curiosità. C’erano domande come “sapevi che tu e la gallina avete il 60% del DNA in comune?” oppure “Sapevi che ogni cellula contiene un testo lungo 3000 volte i promessi sposi?” ed anche “Sapevi che la cipolla ha un genoma 5 volte più grande del tuo?”
In classe abbiamo risposto con semplice candido stupore: “ma sciiii !!”, “ ma non ce credo!”. Poi però è stata sufficiente una approfondita spiegazione da parte della Professoressa per accettare entusiasticamente l’invito a partecipare alla “Mostra del DNA” a Roma. Così il 17 maggio siamo partiti.
Ad aprire le danze delle gite scolastiche del secondo anno sono state le sezioni A ed E che, accompagnate dalle professoresse Pascale, Arena e Gallo, hanno inizialmente ammirato l’esterno del Palazzo della Consulta e del Quirinale per poi entrare a visitare la parte fondamentale della gita: la mostra del DNA al Palazzo delle Esposizioni.
Entrambe le classi sono state gentilmente accolte ed hanno iniziato il percorso accompagnate dalle professoresse. Vi erano collocati vari cartelli in cui veniva illustrato tutto ciò che riguardava le scoperte della genetica: gli esperimenti di Gregor Mendel, il monaco dell’orto, un botanico con lo sguardo nel futuro; la gigantografia tridimensionale di un moscerino che ha permesso alla genetica grossi passi in avanti; le cellule di HeLa, ovvero la medicina su misura, infine tanti giochi interattivi attraverso i quali si poteva leggere il codice genetico e poi lo si poteva riscrivere in tutte le combinazioni possibili fino ad arrivare alle scene del crimine, rese famose dai telefilm di “C.S.I.”. Ed ancora rigogliosi campi di grano d’inizio ‘900 e serre piene delle piante del futuro. Tutti regolati dagli stessi meccanismi invisibili.
Il DNA, il libro della vita, è la molecola più affascinante e misteriosa e in questa giornata è stata la protagonista principale, catturando tutta la nostra attenzione e curiosità.
La visita al museo è stata molto interessante in quanto interattiva. Soddisfatte dell’utilità dell’uscita anche le professoresse accompagnatrici.
Prima di salire per il ritorno……. un poco di shopping ed un gelato. Poi gran finale con la visita all’Altare della Patria.