Olio in festa

di Emanuela Valentini Albanelli.

Nell’ultimo week end di ottobre, Trevi si è colorata del verde del suo olio e del nero del suo sedano. Per festeggiare la prima spremitura e l’olio nuovo, valorizzare tutte le realtà del territorio, l’Istituto Alberghiero “G.de Carolis” ha contribuito in maniera attiva alla realizzazione degli eventi enogastronomici, inseriti nel programma di Festivol, grazie alla disponibilità di studenti e studentesse che, per due giorni, si sono alternati per contribuire ad esaltare i sapori del territorio.

In sala e in cucina, coordinati dai docenti, Crispoldi, Mecozzi, Panfili, in quella che per due giorni diventa la capitale dell’olio, i ragazzi e le ragazze hanno dimostrato professionalità e serietà, confrontandosi con il pubblico che si ritrova a Trevi non solo per assaporare ma anche per conoscere i prodotti slow food, la loro filiera, la loro storia, per passeggiare tra gli ulivi, assistere a convegni. Così, nei due giorni, palazzo Lucarini, Villa Fabri, la piazza hanno preso il posto dei laboratori della scuola, Roberta Galassi, in qualità di dirigente e di attenta osservatrice, ha incontrato i ragazzi/e impegnati nelle diverse location, il “De Carolis” è una scuola che si apre al territorio contribuendo alla realizzazione di eventi, eventi che per gli studenti sono una piacevole occasione di crescita.

A dare la disponibilità per il fine settimana trevano, sono stati anche ragazzi e ragazze che vivono in convitto e che, non avendo in programma di tornare a casa per questo ponte, hanno visto in Festivol l’opportunità di conoscere aspetti nuovi del mondo del lavoro, persone nuove e una nuova città, insomma un modo diverso per stare insieme, facendo attività coinvolgenti. Trevi, per Festivol, offre infatti anche mostre d’arte contemporanea, attività legate alla stampa- nel 1470 in Umbria, proprio a Trevi si stampa il primo incunabolo- e, nell’anno dantesco, l’ulivo non poteva essere disgiunto dalle letture dantesche e dal valore simbolico che acquista.

Insomma per i nostri del “De Carolis”, due giorni da assaporare e far assaporare .

 

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