Il 27 gennaio è la Giornata della Memoria, giornata istituita dalla legge n° 211 del 20 luglio 2000. Oltre a partecipare alle iniziative organizzate dal Comune, come la visione de La Vita è Bella, l’ Istituto Alberghiero “G. De Carolis” propone agli studenti una serie di appuntamenti, oltre la data della commemorazione. In primavera, ogni anno, le classi Quinte partecipano al Laboratorio di Storia, effettuato con l’Isuc a Colfiorito, presso il campo di internamento. Ma la collaborazione con l’ Istituto di Storia Contemporanea per l’Umbria, quest’anno scolastico è iniziata con l’incontro tra studenti spoletini e polacchi, in nome della salvaguardia dei diritti dell’uomo.
Una giornata con il liceo di Auschwitz ( di Sofia Ippolito)
Giovedì 9 ottobre, alcuni ragazzi dell’Istituto hanno avuto l’occasione di confrontarsi, presso i locali dell’Oratorio della Resurrezione, a San Gregorio, con dei coetanei frequentanti il liceo di Auschwitz. Dopo aver presentato la giornata ai giovani “turisti” con l’aiuto di una traduttrice simultanea,abbiamo cominciato la visita di Spoleto in Piazza Garibaldi. La mattinata poi è stata trainata dai ragazzi del gruppo trainante che, tra giochi e balli di gruppo, hanno conquistato la fiducia dei polacchi che, rimasti piacevolmente soddisfatti, sono ancora oggi in contatto con numerosi alunni.Dopo questo work-shop teatrale, basato sull’inclusione nel gruppo di tutti, indipendentemente dal fattore linguistico, vi è stato uno spuntino tipicamente italiano preparato da un ragazzo del quinto anno. Quindi, il pomeriggio è cominciato il vero e proprio tour per Spoleto guidato da alcune ragazze che hanno spiegato i vari monumenti e luoghi in inglese. Io ho avuto il piacere di essere una di queste guide e, nonostante l’emozione , sono stata contenta di potermi mettere alla prova con una simile esperienza che mi ha dato la possibilità di comunicare con i ragazzi,migliorando il mio inglese. Dopo aver visitato il Duomo di Spoleto, aver fatto una passeggiata sul Ponte delle Torri e aver assistito ad una piccola mostra all’archivio di Stato, abbiamo salutato i giovani turisti con la speranza di poter fare uno scambio culturale nel loro paese al più presto e vedere i luoghi della Storia, proprio là dove sono accaduti: ad Oświęcim (in tedesco Auschwitz), infatti è bene precisare i nostri coetanei chiamano giustamente la loro città con il nome polacco e non con quello imposto dalla storia!