Progetti- AIRC: una lezione per tutte le età

di Emanuela Valentini Albanelli.

Al mattino il II A Eno e il II E Eno e poi il Corso per Aduti hanno avuto l’occasione di confrontarsi, dialogare e riflettere con quattro docenti del dipartimento di Medicina e Chirurgia, dell’Università di Perugia che stanno portando avanti ricerche AIRC– Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.

Con una lezione interessante e piacevole, aggettivi utilizzati dai ragazzi stessi, Francesca Riuzzi, Francesca Fallarino, Stefano Pagano e Lorella Marinucci hanno, dati scientifici alla mano, illustrato gli effetti delle dipendenze, specie da fumo, sull’organismo.

Partendo dalla storia del tabacco, una storia affascinante che, nelle civiltà precolombiane, vede nel fumo un collegamento con il soprannaturale, passando per Jean Nicot, ambasciatore portoghese, per arrivare ad indossare lo smoking, alla rivoluzione industriale e poi alle guerre, si è approdati alla chimica del “cervello” ovvero ai cambiamenti che le sostanze provocano nell’organismo. Cambiamenti che possono, però, essere anche reversibili se si smette e si adottano corretti stili di vita.

Molte informazioni, soprattutto tra gli adulti, erano note, altre nuove per tutti. Tutta da studiare è la nuova frontiera delle sigarette, ovvero quelle elettroniche e dei dispositivi  IQOS sviluppati da Philip Morris International, nota per i marchi di sigarette!!!, per scaldare il tabacco senza bruciarlo. In questo caso, gli studi e le informazioni hanno svelato l’inganno di una campagna pubblicitaria accattivante ma “parziale”.

Una collaborazione questa, promossa dalla professoressa Rita Serena, tra Università di Perugia, Fondazione AIRC Regione Umbria e Ipseoasc “G.de Carolis” che vede una scuola sempre pronta a promuovere incontri significativi con esperti per rendere i nostri studenti consapevoli e dare loro risposte valide ai quesiti.

Il vizio diventa dipendenza anche per l’attivazione di una molecola, la dopamina, la molecola del benessere che genera felicità quando si fa o si assume qualcosa di piacevole, l’incontro ha sicuramente prodotto nei cervelli dopamina unita alla consapevolezza che non è mai troppo tardi per rifletterci su e ….. non fumo più! 

 

 

 

 

 

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