Progetto Polonia: bilanci e prospettive.

Dal 20 al 24 ottobre, la dirigente scolastica, professoressa Fiorella Sagrestani e il professor Pier Paolo Maestrini dell’Istituto Alberghiero ” G.De Carolis”, in Polonia, hanno partecipato all’incontro conclusivo del progetto europeo di confronto e scambio di buone pratiche educative finalizzato a fornire un modello educativo per incrementare la professionalità nel settore alberghiero, nella Regione polacca della Warmia Masuria. Il bilancio del “Progetto Polonia” è sicuramente positivo, tanto da far sperare in un proseguimento. 

“Il progetto,- come ricorda la professoressa Sagrestani- finanziato con i fondi della Comunità Europea (2007/2013), ha avuto come capofila  l’Amministrazione regionale della Warmia Masuria, la cosiddetta Regione dei laghi, nella zona settentrionale della Polonia.  Questa amministrazione, insieme ad altre associazioni del territorio, volendo lanciare il turismo in quelle terre, molto ricche dal punto di vista naturalistico, ha deciso di investire prima di tutto nella formazione professionale nel settore alberghiero e ristorativo.

Gli alberghieri di Olsztyn, Elblag, Elk e Szczytno, quattro città di questa splendida regione, sono stati dotati di laboratori all’avanguardia e sono stati rinnovati anche dal punto di vista didattico con l’ implementazione  un nuovo modello di tipo modulare.

Nel corso degli anni in cui si è sviluppato il progetto gli insegnanti delle scuole polacche hanno incontrato i docenti provenienti dall’Italia, Spoleto, Assisi e Città di Castello, dalla Francia , dalla Danimarca e Croazia  allo scopo di migliorare il proprio  know how in campo alberghiero ristorativo.”

Durante l’incontro, sono state gettate le basi di possibili collaborazioni future, infatti “Il signor  Igor M. Hutnikiewicz, funzionario della regione nel ringraziarci e salutarci – prosegue la professoressa Sagrestani– ci ha comunicato di aver avuto ulteriori finanziamenti per proseguire il progetto con altre misure”. 

Proseguire con il progetto è, infatti, possibile perché  vi è stato un  arricchimento tra le diverse scuole, così sintetizzato dalla professoressa Sagrestani:

“Uno degli obiettivi della comunità europea in campo educativo è rappresentato dall’uniformazione  dei sistemi educativi  dei diversi paesi , soprattutto nel settore della formazione professionale, che è strettamente legato allo sviluppo dell’occupazione giovanile e della crescita economica. Primo passo per la realizzazione di tale finalità non può che essere la conoscenza reciproca delle differenti realtà  sociali, culturali che caratterizzano  le singole nazionalità europee,  attraverso la mobilità di docenti , che si recano in loco per avere esperienza diretta dei diversi sistemi educativi. La conoscenza reciproca  e lo scambio di esperienze tra  partner  producono infatti aggiornamento e potenziamento della professionalità dei docenti, con trasferimento di know-how da contesti con tradizione più consolidata verso realtà in fase di sviluppo. L’esperienza portata a termine con il progetto “Model of education in the catering industry – hospitality combined with a system of validation of qualifications and  formal competences” ha consentito nel tempo vari momenti d’incontro e di confronto tra l’Istituto alberghiero di Spoleto e le scuole  alberghiere polacche, con scambio di buone pratiche di formazione professionale. Nel corso dello sviluppo del progetto si è osservata una crescente acquisizione  di competenza e una grande capacità, da parte delle scuole  della Polonia, di mettere a frutto l’esperienza effettuata all’estero. I modelli didattici implementati , unitamente alle realizzazione di laboratori all’avanguardia per attrezzature ed organizzazione,  evidenziano l’elevato livello di qualità  raggiunto dalla scuola professionale polacca, che ha saputo avvalersi delle opportunità economiche offerte dalla Comunità europea, in modo efficace e coerentemente con gli obiettivi dati.

L’Istituto Alberghiero di Spoleto, che ha ormai cinquant’anni di attività nel settore, ha invece ricevuto dalla scuola polacca spunti di rinnovamento per il proprio modello educativo, soprattutto in  riferimento alle modalità di pianificazione e sviluppo delle attività.”

 

 

 

 

 

 

 

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