Progetto Polonia: confrontarsi per migliorare.

Dal 14 al 18 ottobre, ha avuto luogo la prima fase, relativa all’anno scolastico 2013/14, del progetto Polonia, promosso dall’Unione Europea, che vede coinvolti istituti alberghieri italiani, danesi, francesi, croati. L’obiettivo principale è quello di incrementare e migliorare i servizi ristorativi-ricettivi della regione della  Warmia Mazury, situata nel nord est della Polonia, ai confini con la Lituania e il mar Baltico. I professori Sandro Brozzi e Luca Landolfo hanno rappresentato l’Ipssart “G. De Carolis” in Polonia, per monitorare l’avanzamento del progetto, avviato nel 2009. La Warmia Mazury  è una regione paesaggisticamente molto bella, non a caso, per via della eccezionale purezza dell’aria e delle acque, viene soprannominata i “Polmoni Verdi della Polonia”, ma solo di recente sta avviando un piano di sviluppo turistico, cercando di far tesoro degli esempi di buone pratiche didattiche esistenti nelle scuole europee. Come sottolinea il professor Brozzi, nei 4 giorni del soggiorno, le tappe hanno portato i 12 rappresentati delle scuole aderenti al progetto a visitare, in lungo e in largo gli istituti professionali della regione, da Olsztyn a Elk, da Elblog a Szczytno. Accolti con ospitalità, hanno avuto modo di vedere scuole con laboratori ben attrezzati e strutture nuove, certo ciò che va migliorato è l’insegnamento tecnico-pratico. Molti insegnanti di sala, ricevimento, cucina provengono da un corso di studio universitario con poca esperienza in campo pratico. Anche se  le attrezzature sono all’avanguardia, la trasmissione del  saper fare e del fare diventano essenziali e non sostituibili dalla sola teoria, così come la pratica deve essere accompagnata da conoscenze teoriche e culturali . Questo progetto fornisce, con un confronto europeo, esempi di buone pratiche, soprattutto per una nazione, come la Polonia, ponte tra Europa occidentale e orientale, protagonista di vicende determinanti per la Storia. Altra considerazione desumibile dall’incontro è che, nella regione, non si è ancora formata una mentalità capace di vedere la complessità culturale e operativa che accompagna il lavoro in sala, cucina e ricevimento una professionalità che non consiste solo nell’esecuzione di mansioni, ma implica saperi, tecniche, creatività nell’unire tradizione ed innovazione in campo enogastronomico e dell’accoglienza turistica. Vi è anche da aggiungere che la tradizione della caffetteria, dell’enologia, dell’abbinamento cibo-vino, del ricevimento non è così radicata e, per questo, durante i workshops, nelle scuole sono stati presenti anche rappresentanti di associazioni e insegnati universitari che seguono il progetto. Lo sviluppo del turismo e delle attività,  infatti, è complesso e riguarda la formazione dei giovani ma anche un cambio di mentalità nel sistema economico e nel tessuto sociale. Il prossimo incontro “di ritorno”, sarà a primavera, quando i colleghi polacchi verranno in Italia.                                                                                                                                                                         
 (Nella foto di Luca Landolfo, una delle scuole visitate)

I commenti sono chiusi.