di Alice Brizzi.
Il giorno 25-05-2018 ho avuto il piacere, da convittrice Inps, di partecipare alla Festa di Primavera, organizzata dal convitto del San Paolo.
La festa, come di consuetudine, si svolge in onore dei convittori che hanno compiuto la maggiore età, durante l’ anno scolastico, ma serve anche per salutare i ragazzi del V. È stato commuovente vedere i convittori sfilare con i propri genitori, nonni o fratelli, in quanto si intravedevano le loro emozioni. Dopo la sfilata, quest’anno il tema era il Rosso, i ragazzi ci hanno fatto ridere, provando a tradurre delle frasi nei vari dialetti, dialetti che nelle aule ci hanno accompagnato in questi anni di studio a Spoleto: siciliano, lucano, napoletano, pugliese e sardo si sono mescolati all’unisono.
Ci sono state alcune esibizioni di zumba, di canto e di poesia. In queste piccole esibizioni, si è visto l’impegno che hanno messo i convittori nell’affrontare le varie attività proposte dal convitto. In seguito, sono avvenute le premiazioni per i vincitori degli sport effettuati in convitto (pallavolo, calcio e badminton) e per i convittori più meritevoli poiché hanno saputo comportarsi con educazione, facendo squadra insieme agli altri ragazzi, per aver gestito nel migliore dei modi il cenone di Natale e per non aver riportato relazioni o annotazioni negative durante quest’anno.
A mio parere il momento più emozionante che ha fatto riflettere me e spero anche tante altre persone, è quando Lorenzo Palmisano ha letto una lettera che raccontava la sua esperienza personale e non solo! Lorenzo ha saputo trasmetterci la forza dell’amicizia che lo ha aiutato nei momenti più difficili, ha sottolineato l’opportunità che ha avuto di vivere lontano da casa, e quindi in convitto, grazie a questo, è diventato la persona che è, più sicuro di sé e più forte. La lettera si è conclusa con i vari ringraziamenti anche alle persone che lo hanno cresciuto e educato in questi cinque anni.
Dopo aver cenato a buffet, i ragazzi si sono recati nel cortile del convitto e hanno ballato tutti insieme, come una grande famiglia ed è questo che, per quanto mi riguarda, in questi anni ci ha insegnato il convitto: essere una grande famiglia !