“Ritornare a riassaporare i cibi, non solo come prevenzione ma anche per il piacere di mangiare sano. Conoscere ricette da inserire nella dieta valida per tutta la famiglia, ma anche da proporre agli ospiti. Un nuovo approccio alla sana alimentazione”: è con queste finalità, indicate dal dottor Scarpelli, che, il 17 febbraio, ha avuto inizio il corso di Cucina Salutare, organizzato dall’AMO di Spoleto (associazione malati oncologici) in collaborazione con l’Ipssart “G. De Carolis”. Il corso va oltre la proposta di ricette per chi è affetto da patologie, infatti, sani o malati, tutti dobbiamo riscoprire il piacere di mangiare in maniera corretta e sfatare il luogo comune che “mangiare sano significa rinunciare al gusto, anzi salute e piacere convivono facilmente. La proposta del corso ha una valenza educativo culturale che rende i cuochi consapevoli della scelta degli ingredienti”, come ha sottolineato la dottoressa Marucci. Ma il cibo rappresenta anche un modo per prendersi cura di sé, per avere la consapevolezza che, anche quotidianamente, cucinando si può agire sulla salute. L’exursus della psicologa Carciofi ha piacevolmente svelato i tanti significati del cibo nelle fiabe. A fare gli onori di casa, la dirigente scolastica dell’Ipssart, Fiorella Sagrestani, che ha sottolineato l’importanza educativa del corso, infatti, gli studenti del V anno, affiancano le docenti, Bizzaglia e Sensi nel seguire i due gruppi di 15 persone, durante la preparazione dei piatti. Il professor Landolfo, invece, in sala, suggerirà l’abbinamento tra piatto e tisana. Questo è un campo nuovo, infatti, le fitobevande possono, come il vino, esaltare e unirsi meglio ai sapori dei piatti. Al corso, articolato su tre incontri , hanno creduto anche due sponsor importanti, legati al mondo della “natura”: Aboca di Sansepolcro e Pietro Coricelli di Spoleto. Alla fine del corso, coordinato dai professori Landolfo e Pascale, verrà pubblicato il ricettario, proprio grazie al contributo dato. Per il primo incontro la professoressa Bizzaglia, con la supervisione delle dottoresse Marucci e Benfatti, ha proposto, a base di prodotti rigorosamente biologici:
Insalata di arance, con finocchio, pinoli tostati e zenzero
Zuppa di zafferano con fagioli e farro
Polpette di lenticchie e seitan
Torta di riso dolce
Pane al sesamo e fiocchi di avena.
Un menù completo, buono che evita grassi e proteine di origine animale, per guadagnare in salute senza perdere in gusto. Oltre che in cucina e in sala, l’Ipssart ha curato l’accoglienza e la registrazione dei corsisti, con il II A enogastronomia, coordinato dalla professoressa Adornetto.