RicicliAmo con gusto

di Emanuela Valentini Albanelli.

L’VIII Giornata di prevenzione dello spreco alimentare, istituita nel 2014 dal Ministero dell’ambiente in collaborazione con la campagna Spreco Zero e Università di Bologna,  ha trasformato, il 5 febbraio, i laboratori di sala e di cucina del “G.De Carolis”, in “palestre” per “allenare” gli studenti ad azioni virtuose: essere cittadini e professionisti consapevoli, attenti agli sprechi, che agiscono in modo sostenibile.

Proprio in quest’ottica, la professoressa Chiocci, con il IV A cucina e il professor Liccati, con il IV B sala, hanno effettuato una “lezione monografica”, su come evitare gli sprechi, senza rinunciare alla qualità.

Ecco allora le proposte, i consigli per dire no allo spreco, che tutti possono attuare.

In sala – come spiega Timoty Moroni- è stato predisposto un buffet all’inglese, dove trovano posto cocktails che vedono protagonista la frutta, spesso inutilizzata perché  troppo matura o con qualche imperfezione: alla base alcolica frizzante, si aggiungono un frullato di frutta ( altrimenti sprecata) e  lo sciroppo di zucchero ( far bollire lo zucchero, anche questo magari avanzato da qualche dolce). Altra via per evitare lo spreco: fare del latte in scadenza, del formaggio.

In cucina, se il riciclo delle bucce di patate e fave è ormai una consuetudine, la ricetta, nata dal riutilizzare materie prime delle precedenti esercitazioni, è tutt’altro che rimediata.

Gabriele Conson, Riccardo Munafò e Marco Sottile, per la cucina RECY-PE, suggeriscono i Tortellini al profumo di mare.

I tortellini, ripieni di lenticchie e funghi, prodotti tipici delle tavole umbre- come ci spiegano- incontrano il sugo realizzato con una salsa di pomodoro insaporita con le mazzancolle al brandy.

Per dare maggior gusto al sugo, si aggiunge anche un brodo realizzato facendo bollire i carapaci, per esempio di gamberi, che altrimenti sarebbero stati immediatamente gettati.

Nel 2020 sono state buttate via 1.661.107 tonnellate di cibo in casa (fonte Waste Watchers International) ancor troppi per un futuro sostenibile e il futuro inizia con lezioni di stili di vita e di comportamenti facilmente attuabili, come queste proposte al “G. de Carolis”.

 

 

 

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