di Emanuela Valentini Albanelli.
“La tavola dell’autore” si è aggiudicato il secondo posto al concorso nazionale, promosso da Bimed (Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo) e A.Bi.Li.Art (Associazione Amici della Biennale dei Licei Artistici) per gli Istituti Superiori, “Pablo 23”, al fine di ricordare Picasso, in occasione dei cinquant’anni dalla sua morte, concorso realizzato per valorizzare il nostro sistema educativo e i diversi linguaggi artistici che lo connotano, attraverso il filo conduttore comune di questo eclettico artista.
L’Ipseoasc “G.de Carolis” ha partecipato, mettendo al centro del lavoro, un Picasso che però si lega al nostro territorio, nel senso più ampio del termine.
Se, infatti, la traccia proposta da Bimed per gli Istituti Professionali – Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera, PABLO ‘23 – Un menù per Pablo, richiedeva di “creare un menù, che faccia emergere come l’amore per il cibo abbia influenzato l’arte di Picasso”, il video ha declinato l’opera di Picasso non solo prestando attenzione al cibo, ma anche guardando ai rapporti tra l’artista e Spoleto.
Questo taglio ha portato a ricercare i legami tra Picasso e Spoleto che non sono diretti, Picasso non venne mai in città, ma attraverso Carandente e un giovane Afranio Metelli, il nostro territorio conserva un importante patrimonio legato all’artista spagnolo.
Grazie alla disponibilità di Ann Wood, l’esperienza di un giovane e abilissimo Afranio Metelli facente parte del gruppo di Picasso a Golf Juan, è entrata nel video a testimoniare un frammento della vita quotidiana condotta dal gruppo di artisti.
Grazie alla stretta collaborazione con la Biblioteca Comunale, nello specifico la sezione Carandente a Palazzo Collicola, si è ripercorso il legame tra Carandente e Picasso. Non solo Carla Cesarini, direttrice della Biblioteca Comunale, ha autorizzato le riprese, ma la dottoressa Paola Fiorelli, del Sistema Museo, a Palazzo Collicola, ha dato il suo contributo nel video, per chiarire questi legami.
Gaia Carosati e Sara Bassi, protagoniste del video, dopo aver analizzato gli aspetti principali dell’opera di Picasso, guidate dalla professoressa Tatiana Ruggieri, partendo dalla Biblioteca Carandente, sono approdate al laboratorio di cucina, con la professoressa Stefania Chiocci, dove loro stesse hanno pensato e realizzato un menù, partendo dalle suggestioni ricavate dalle opere ma anche dalle tante testimonianze che vedono un Picasso grande frequentatore di taverne e amante di cibi semplici.
Così è nato il video, arricchito dall’occhio di Guernica, realizzato con la stampante 3d, dal prof . De Benedictis, girato da Stefania Magazù e da Giuseppe Izzo che lo ha anche montato.
Nel messaggio che si voleva comunicare nel partecipare e realizzare il progetto, il De Carolis ha seguito la linea che Roberta Galassi, dirigente scolastica, ha ribadito anche in altre occasioni, cioè quello di potenziare ancor di più i livelli di eccellenza didattica offerti ordinariamente agli Studenti, per ampliare il patrimonio di conoscenze e competenze che le giovani generazioni stanno formandosi, in un settore disciplinare tra i più ricchi, creativi, motivanti, all’interno del quale la domanda di professionalità qualificate è altissima. Professionalità che non è mai disgiunta da una solida cultura generale.
Di seguito: la “scaletta” seguita per la realizzazione di Un menù per Pablo e il video.
- il cromatismo dei piatti (blu e rosa),
- le forme che il cibo prende nelle oltre 200 opere di Picasso ad esso ispirate
- il legame tra Picasso e i ristoranti
- l’impegno politico sotto la dittatura, anche attraverso le nature morte con accostamenti di cibo, oggetti e le diverse tecniche di realizzazione su diversi supporti
- il legame tra Picasso e artisti /critici d’arte legati al territorio della scuola ( Afranio Metelli e Giovanni Carandente)