di Walter Capuozzi (IV B Ristorazione)
Tra aprile e maggio, hanno luogo le visite di tutte le classi 4° ristorazione dell’Ipssart “G. De Carolis” all’oleificio “Pietro Coricelli”, finalizzate sia alla conoscenza del mondo dell’olio sia alla comprensione della gestione e della produzione a livello industriale. L’oleificio, che prende il nome del fondatore Pietro Coricelli, è nato nel ’39 , da allora è cresciuto sempre più tanto da acquisire, nel 2009, anche la “Cirio” per il commercio di olii e aceti. Nel 2012, ha intrapreso anche il commercio estero, rivolgendosi anche al mercato brasiliano e a quello asiatico, proponendo anche prodotti , come pasta, sughi , ricavando proprio dalle vendite estere la maggior parte dell’utile. La visita all’azienda permette di conoscere nozioni fondamentali per chi lavorerà nel settore enogastronomico, per esempio per poter produrre un chilo d’olio ne vengono utilizzati 5 di olive, o anche che ci sono due metodi per il conferimento: da un lato ci sono le piante dell’azienda , dall’altro l’acquisto di vari olii per ottenere una miscela . L’azienda ha 98 ettari di terreno, dedicati alla coltivazione super intensiva di 130mila piante di ulivo, forse non l’unica, ma di certo la più grande d’Italia. Le piante vengono mantenute basse per favorire la raccolta meccanica e aumentarne la produttività. Durante la visita, viene spiegato agli studenti anche come olio di sansa e olio lampante (chiamato così per via del suo utilizzo per lampade) debbano subire un processo di raffinazione prima di poter essere commercializzati secondo i regolamenti europei. Visto che “ Coricelli” esporta in tutto il mondo, si deve rispettare la normativa dei singoli Paesi e così l’olio “parla” americano, europeo e giapponese. Un’altra importante nozione è che l’olio extravergine deve essere filtrato, per permettere una migliore conservazione, inoltre sull’olio vengono fatti esami chimici, attraverso dei campioni per garantirne la sicurezza . Per finire la visita in bellezza e per migliorare nel campo professionale vi è l’assaggio dei vari olii come quello spagnolo e quello greco che sono le principali nazione in competizione con l’Italia, tanto da sorpassarla nella produzione. L’assaggio, poi, è preceduto dalle dovute spiegazioni e, prima del commiato, agli studenti viene regalato dell’olio e della pasta…. e data l’ora: quale pranzo migliore!