di Beatrice Emili.
Come da tradizione, il nostro Istituto ha partecipato con entusiasmo all’appuntamento del Fondo per l’Ambiente Italiano in occasione della 12esima edizione delle Giornate d’Autunno, appuntamento atteso per molti amanti dei luoghi da scoprire e da valorizzare. La Giornata si è svolta sabato 14 ottobre, quando, in turni mattutini e pomeridiani, 35 studenti e studentesse dell’Alberghiero, provenienti da varie classi (dalla II alla V), si sono succeduti per accogliere cittadini curiosi di scoprire aspetti inediti del territorio. In questo caldo ottobre, per la città di Spoleto è stato scelto di partire da un luogo del sapere, l’Archivio di Stato. Da qui è infatti partito l’itinerario degli “apprendisti ciceroni” culminato in uno dei luoghi più importanti del centro storico: piazza della Libertà, con palazzo Ancaiani e il palazzo delle Poste centrali, un sito della città oggetto di varie trasformazioni urbanistiche nel corso dei decenni. I nostri studenti hanno appunto illustrato queste trasformazioni, in quanto il “tesoro” da scoprire sono stati i progetti dell’architetto spoletino Paolo Fidenzoni (Spoleto1896- Roma 1980), dall’importante corso professionale, i cui progetti per Spoleto sono custoditi nell’omonimo fondo della sezione spoletina dell’Archivio di Stato. Una figura di spicco tuttavia poco conosciuta, se non dagli addetti ai lavori, e i suoi lungimiranti progetti quasi inediti, sebbene interessanti nonché specchio della fase storica in cui si inscrivono, soprattutto durante il fascismo, epoca in cui ricevette incarichi e riconoscimenti dal regime. L’architetto, professionista rigoroso, sull’onda di una notorietà affermata, continuò a dedicare gran parte del suo tempo al lavoro che abbandonerà soltanto negli anni ’70 dopo un ciclo di oltre mezzo secolo, lasciando un’impronta di lunga durata, che è giusto scoprire o riscoprire; la scelta del FAI, anche un po’ difficile e forse poco popolare, nasce dalla visionarietà di Fidenzoni, precursore dell’idea di uno sviluppo edilizio sostenibile e integrato nella specificità del territorio circostante, come testimoniano i disegni dell’Agro spoletino, concepito come complementare al tessuto urbano e potenzialmente meta anch’esso di itinerari turistici. Sta anche nell’aver compreso l’importanza della conservazione del patrimonio artistico e ambientale e della sua riqualificazione: fu infatti anche il progettista del ripristino del Teatro Marcello a Roma. Di tutto ciò hanno parlato i ragazzi “apprendisti ciceroni” , illustrando ai visitatori i progetti in mostra in Archivio e accompagnandoli attraverso un breve trekking urbano fino in piazza della Libertà. L’iniziativa ha ricevuto il plauso di molti visitatori e curiosi, nonché della Dirigente intervenuta alla manifestazione e della Direttrice dell’Archivio, dott.ssa Cinzia Rutili; è stata anche una bellissima occasione per collaborare con le Istituzioni cittadine e per rendere protagonisti gli studenti e le studentesse, unici, tra le scuole spoletine, ad affrontare il compito non facile di illustrare una materia inusuale anche di fronte ad un pubblico specialistico. Ciò è stato reso possibile grazie alla preparazione che ha curato per loro la prof.ssa Tatiana Ruggieri, Docente di potenziamento di Storia dell’Arte, coadiuvata dalle prof.sse Valentini, Emili, Tagliavento, Quarsiti, Del Bello, ai sopralluoghi effettuati, alla formazione sul campo con tecnici specializzati, come l’architetto Moreno Orazi e lo stagista in Archivio Emanuele Mariani e con gli archivisti Paolo Bianchi e Maria Paola Bianchi.