Sabato 1 ottobre, Ryanne Donato è tra le vincitrici del concorso di poesia ” Saverio Marinelli” promosso dall’ Unitre San Venanzo di Terni. In attesa di scoprire il testo della poesia e la motivazione, Ryanne spiega la genesi della poesia e il significato dello scrivere. Complimenti!!!
di Ryanne Donato.
Una vittoria di sicuro inaspettata, quella del concorso “San Venanzo” di Terni. È stata però una delle migliori notizie che io potessi mai ricevere, ad essere onesta non ho capito subito a quale concorso e a quale poesia si riferissero tutti quanti ma appena ho compreso ho fatto i salti di gioia, perché vuol dire che ciò che io provo ha davvero un senso per qualcuno che non sia io. La classifica precisa ancora non si sa ma in quale scalino del podio io sia arrivata non ha importanza. L’importante è sapere di essere arrivata nel cuore delle persone che mi hanno letta e scelta.
La poesia “Odiarsi” è nata come sfogo dopo uno dei tanti giorni in cui i miei compagni di classe, mi prendevano in giro per il mio aspetto ed il mio fisico, appellandomi con nomignoli cattivi come: “Cinghiale” e questo è di sicuro uno dei meno crudeli. Quindi un giorno mi sono guardata allo specchio e ho visto tutte quelle imperfezioni per le quali venivo sempre presa in giro e così in un momento di totale odio verso me stessa, ho preso carta e penna e ho scritto e scritto fin quando tutte quelle lettere non avessero avuto un senso completo. È nata così la poesia: “Odiarsi”.
Scrivo poesie dal primo anno di convitto e devo questo anche a questo corso e alla nostra insegnante Francesca Gosti.
Mi hanno sempre detto che scrivere poesie, lettere o addirittura leggere un libro cartaceo è un modo “antico” di comunicare. Io invece ritengo che che sia uno dei modi più belli, sinceri e romantici. Si possono lasciare impressi nella carta sensazioni, amori, dispiaceri e emozioni; tramite telefono questa cosa non è possibile è un mezzo freddo, incolore, inodore e privo di anima.