Una sfida sostenibile

di Elide Laurenti.

L’ agenda 2030 è un programma d’ azione per le persone, il pianeta e la prosperità, sottoscritto nel Settembre 2015, dai governanti dei 193 Paesi membri dell’ ONU, e comprende  17 obiettivi ed un totale di 169 traguardi, da raggiungere appunto entro il 2030.

L’ obiettivo che più rappresenta  questo periodo storico è il numero  10.

Lo scopo di questo obiettivo è quello di ridurre l’ineguaglianza all’ interno delle nazioni e fra le nazioni.

A tal proposito il Prof. Guffrida, docente in Diritto Internazionale all’ Università per Stranieri di Perugia, spiega che la sostenibilità dell’ ambiente sta nel conservare le risorse che abbiamo per le generazioni future.

Già nel 1997 nel protocollo di Kyoto (trattato internazionale in materia ambientale riguardante il surriscaldamento globale), Le Nazioni provarono ad unirsi per salvaguardare la sostenibilità del pianeta, ma gli USA e la Cina, tra i Paesi più inquinanti al mondo, aderirono solo nel 2013.

Nel 2015 tutte le nazioni sottoscrissero il Protocollo di Parigi al fine di evitare pericolosi cambiamenti climatici, limitando il surriscaldamento globale ben al di sotto dei 2°C.

In ambito economico sociale, come esposto dal Prof. Sbrana, docente di  Economia politica, si nota una grande disuguaglianza tra le Nazioni, che può essere ridotta solo attraverso una crescita “inclusiva”.

L’attuale pandemia ha portato ad un aumento delle disuguaglianze già esistenti in tutti gli ambiti: sanità, istruzione e status sociale.

A tal proposito l’ OXFAN (Associazione contro la povertà globale), definisce il Corona Virus come “il Virus della disuguaglianza”, per questo la  Prof.ssa Scocozza, docente di Geografia economica, ha presentato i dati statistici del Brasile come esempio concreto  di quanto sopra analizzato.

Tuttavia questa serie di catastrofi di carattere naturale ed economico, mediante la volontà umana potranno essere una sfida sostenibile e reversibile solo attraverso la volontà di tutti noi con: la lotta alle discriminazioni, una più equa ridistribuzione delle ricchezze, una maggiore attenzione all’ ambiente e garantendo una sanità accessibile a tutti.

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