Il 25 novembre 2017, un legame forte, anche se invisibile, ha avvicinato gli studenti delle 3 sedi dell’Istituto Alberghiero “G. de Carolis” e del Liceo Artistico di Spoleto. La giornata internazionale contro la violenza sulle donne ha unito idealmente in un momento di riflessione separata nello spazio ma condivisa nei contenuti, gli studenti del “G. de Carolis” della sede centrale del San Paolo, della sede distaccata presso “Lo Spagna” e della sezione interna presso la Casa di Reclusione di Maiano, nella lettura della pièce di Paola Cortellesi e Claudio Santamaria “Mi chiamo Valentina” (http://www.tibicon.net/2016/05/monologo-violenza-donne-paola-cortellesi-claudio-santamaria-laura-pausini.html).
Attorno ad una scarpa rossa, gli studenti della sede centrale si sono ritrovati, in cortile, a drammatizzare il pezzo ma anche a riflettere sulla “violenza assistita”, dove protagonisti sono i minori, deboli e indifesi, che osservando scene di maltrattamenti subiscono essi stessi una violenza altrettanto feroce, con conseguenze spesso indelebili nella loro vita.
La scarpa rossa, sulla fontana di piazza della Vittoria, ha portato i ragazzi dello Spagna, fuori dall’aula a leggere in pubblico.
Nella Casa di Reclusione di Maiano, gli studenti dell’Alberghiero e del Liceo Artistico hanno dato vita alla prima collaborazione di attività educative tra le due scuole; oltre al dialogo, sono state lette pagine di Lucia Annibali e canzoni come “Io non ho paura”.
Per tutti, in maniera diversa, è stata l’occasione per affrontare il problema, dando vita a momenti intensi per una comune battaglia di civiltà.
L’idea di partecipare coralmente alla giornata del 25 novembre, nel cortile del San Paolo, in Piazza della Vittoria, nasce proprio in carcere: i coordinatori dell’Istituto Alberghiero e del Liceo Artistico hanno accolto il suggerimento di organizzare iniziative, come suggerito dalla circolare del Ministero della Giustizia e, vista l’importanza del tema, l’Istituto “G. de Carolis” ha esteso a tutti i suoi studenti la condivisione dell’evento: lontani nello spazio ma vicini nella riflessione.