di Chiara Cesaretti.
Il 27 marzo, le classi 1 A e 1 E hanno effettuato una visita guidata del Palazzo comunale e degli uffici di S.Carlo, nell’ambito del percorso didattico “Conosco il territorio “.
Gli alunni delle classi prime hanno usufruito di una doppia guida: le studentesse Chiara Cesaretti e Ryanne Donato li hanno accompagnati alla scoperta degli aspetti artistici e architettonici del Palazzo comunale; l’assessora al Welfare, Luigina Renzi, è stata una guida d’eccezione per la conoscenza delle istituzioni e dei servizi del Comune.
In questa occasione, gli studenti hanno conosciuto anche il sindaco Andrea Sisti, ma soprattutto hanno avuto l’opportunità di assistere ad un evento eccezionale : la firma dell’accordo tra Comune di Spoleto e Università di Perugia per l’istituzione di un centro di ricerca per la digitalizzazione dei beni culturali. Come sede del centro di ricerca, nato con il patrocinio della Regione Umbria, è stata scelta proprio la città di Spoleto perché vanta una tradizione nell’ambito del recupero dei beni culturali delle zone terremotate, grazie al lavoro del deposito di Santo Chiodo.
Il percorso di conoscenza del territorio è risultato particolarmente interessante per tutti gli studenti, soprattutto per quelli provenienti da altre regioni. Gli studenti hanno potuto giocare a “consiglieri per un giorno” seduti sugli scranni del Consiglio comunale, mentre ascoltavano le loro guide . Negli uffici del S. Carlo hanno ascoltato con interesse, nella prima fase della visita, la narrazione della storia della struttura. Nella seconda parte del percorso guidato, hanno incontrato i funzionari e gli impiegati che hanno spiegato loro la tipologia dei servizi offerti alla popolazione.
Fino a circa 100 anni fa la struttura del S. Carlo era adibita a brefotrofio, istituto che accoglieva e allevava i neonati illegittimi e abbandonanati. Particolarmente avvincente per i ragazzi è risultato il racconto sulla vita di questi bimbi che venivano ” esposti” e poi “proiettati” nella struttura accogliente. Da qui, come ha spiegato l’ assessore, la presenza di numerose persone dal cognome Proietti, ancora oggi, tra la popolazione spoletina. La continuità con il lavoro del brefotrofio è espressa dalla presenza dei servizi per l’infanzia e del consultorio familiare.
Sicuramente l’esperienza che gli studenti hanno vissuto il 27 marzo, li ha avvicinati alle istituzioni cittadine molto di più di quanto possa accadere con le sole lezioni teoriche.