di Emanuela Valentini Albanelli.
Nella mattinata del 28 marzo, a Roma, a completare il percorso che vede Spoleto tra le dieci città finaliste al titolo di Capitale Italiana della Cultura 2025, si è svolta l’audizione della delegazione cittadina che, tra i suoi componenti, oltre ai massimi rappresentanti della politica e della cultura, ha visto la partecipazione, a nome dell’Ispeoasc “G.de Carolis”, di Gaia Carosati e Sara Bassi in qualità di rappresentanti d’Istituto.
Il sindaco, Andrea Sisti- raccontano Sara e Gaia- ha evidenziato come il riuscire ad essere Città della Cultura dará modo di creare un rinascimento dopo il sisma 2016. Bisogna dare un messaggio di sicurezza dando a un centro terremotato la possibilità di rifare la comunità e ciò può avvenire solo con la sistemazione del territorio in cui viviamo. “La cultura genera energia” è, infatti, il progetto presentato da Spoleto e si snoda attraverso quattro concetti chiave: Crea, Rigenera, Aggrega e Innova. In particolare, l’AggregAzione tende ad includere ogni persona, facendo anche un programma con i detenuti del carcere di Spoleto, tra l’altro anche loro studenti del nostro Istituto, perché si vuole rendere partecipi tutti, senza distinzioni o senza tener conto di particolari difficoltà.
“L’Istituto Alberghiero “De Carolis” – come evidenzia la dirigente scolastica, Roberta Galassi-è stato felice e onorato di essere stato chiamato a prendere parte alla fase di progettazione per la storica candidatura; per noi è la testimonianza di un legame forte e profondo che abbiamo con la Città, con l’Amministrazione Comunale, con un territorio che costantemente offre ai nostri Studenti e Studentesse tante opportunità di crescita; in particolare, se pensiamo ai nostri tanti Studenti Convittori e Convittrici, ci rendiamo conto che potranno portare con sé un ricordo indelebile della Città che li ha accolti per 5 anni di studio e di formazione”.
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