La visita di istruzione, con tanto di corso di formazione, in questo caso riguarda gli insegnanti. A curare l’iniziativa, che si è svolta a Roma presso i Musei Vaticani, l’ANISA, l’Associazione Nazionale Insegnanti Storia dell’Arte.
Per la nostra scuola c’era Emanuela Valentini Albanelli, che così ne scrive.
Il 14 e il 15 ottobre, l’ANISA (Associazione Nazionale Insegnanti di Storia dell’Arte) ha organizzato un seminario di formazione presso i Musei Vaticani dal titolo Storia, Collezioni, Percorsi Didattici. A questo corso, unico nel suo genere perché per la prima volta i Musei Vaticani si sono rivolti ad un’associazione “esterna” per progettare itinerari di visita rivolta agli studenti di tutte le età, ha preso parte anche una delegazione spoletina. Il corso, svoltosi alla presenza del Direttore dei Musei, Antonio Paolucci, della responsabile delle Attività Didattiche, Maria Serlupi Crescenzi e dei 20 operatori che attualmente conducono le visite guidate per le scolaresche, ha segnato solo l’inizio di una più stretta collaborazione tra mondo della scuola e Musei Vaticani. Certo fare didattica museale in uno dei luoghi più frequentati al mondo non è cosa semplice, ma appunto per questo i percorsi didattici presentati diventano l’occasione per una conoscenza che non si ferma solo al vedere occasionale e momentaneo ma che rientra in un percorso formativo più ampio. Percorsi artistici, architettonici, storici, geografici, scientifici ma anche musicali, questo è ciò che offrono i musei vaticani che nascono al fine di competere con le collezioni delle altre corti rinascimentali del Cinquecento, dove ogni oggetto nasconde un aneddoto o un particolare come la musicoterapia utilizzata anche dai papi.
Prof.ssa Emanuela Valentini Albanelli