di Paolo Ciri
Aleggia all’Istituto Alberghiero De Carolis, ed ancor più al convitto, una atmosfera di fratellanza, di comunità. Quella mi aspettavo di avvertire alla cena prenatalizia. Quella ho trovato, alla mia prima partecipazione.
Il menù è stato ottimamente realizzato. Alla perfezione. Ma questo lo davo per scontato.
L’intrattenimento, coi frutti dei corsi pomeridiani del convitto, gradevolissimo. I canti, la zumba, le poesie, le piccole recite, tutto ben curato e riuscito, appena macchiato dal vociare di noi professori, che poi passiamo il tempo a dire “zitti”.
Il presepe, presentato nel finale, che ci ha dato una visione romantica del dramma del sisma: case fantasma, ma non crollate, in un paese percorso da una crepa che è però piena di doni, come segno beneagurante, di speranza. Me ne devo vergognare ? Mi ha commosso!
Se tutte queste cose sono replicabile (o quasi) da qualunque altro gruppo sociale, il clima fraterno, di cui dicevo, quello no. Quella è una nostra peculiarità !
Spero (credo) lo abbiano apprezzato anche i professori Luca Tomasini, vicepreside, in rappresentanza dell’Istituto Spagna, ed Elena Bececco, vicesindaco, in rappresentanza del Comune.
Da noi professori un grazie sincero agli studenti della brigata di cucina e di sala. Bravi !
MENU’
Antipasti a buffet
Patata morbida allo zafferano su letto di crema di pecorino
Flan di carciofi accompagnato da fonduta di gorgonzola e noci con pancetta croccante
Tris di ravioli con cuore di zucca e taleggio con burro bianco
Filetto di maiale bardato al colonnata su salsa alle mele e riduzione al Sagrantino
Sbricioloso di castagne con cremoso di nocciole e riduzione di arancia