Che pizza! Meglio che pizze!!!Ben sei tutte originalissime e buone, tanto da mettere in difficoltà la giuria, sono state le protagoniste della IX edizione della giornata finale che chiude il progetto ideato e portato avanti, nel corso dell’anno scolastico, dal professor Luca Bibi e rivolto a studenti diversamente abili.
Ogni alunno ha presentato alla giuria composta dai professori: Marinucci Marco, Proietti Donatella, Mercuri Simona, la pizza preparata e sfornata grazie al supporto di un compagno.
La fantasia e gli accostamenti cromatici, olfattivi e gustativi sono stati talmente apprezzati dalla giuria che ha premiato tutte e sei le coppie. Soprattutto le sei pizze hanno saputo toccare non solo il palato ma anche la vista e le corde del cuore dei giurati tanto da arrivare a dare motivazioni “poetiche”, tali da far venire l’acquolina in gola agli sfortunati assenti che si devono accontentare della cronaca!!!
Così sotto l’abile regia del professor Luca Bibi, presentati dalla professoressa Patrizia Lazzari, nell’ordine hanno illustrato i loro “elaborati”:
- Matteo Stompanato – Leonardo Giacinti: Pizza al piatto Margherita “eccellenza nella tradizione: leggerezza, croccantezza e sapore- un ever green!”
- Nicole Perugini- Elena Datti: Pizza farcita prosciutto e formaggio ” eccellenza di profumi, legame antico con sapori speziati”
- Samuele Proietti- Giovanni Denci: Pizza rustica guanciale, fave e pecorino ” eccellenza di equilibri , sapori del territorio amalgamati con maestria”
- Francesco Casini- Francesco Tosti: Pizza asparagi e capesante “armonia di mare e bosco: costruzione di sapori impressionisti”
- Christian Bartoli- Marius Gabriel Rusu: Pizza asparagi e gamberi “trionfo di sapori forti in una delicatezza piccante, con colori mediterranei”
- Pietro Rughetti- Manuel Bocci: Focaccia al nero di seppia con pomodorini, olive, maionese di cozze “eccellenza di originalità; sfumatura di colori per una pizza artistica che richiama il Caravaggio!”
In questo trionfo per i sensi, la giornata si è svolta in maniera piacevole, coinvolgendo non solo i parenti ma anche molti compagni di classe, il tutto reso più piacevole dal servizio in sala che il professor Enrico Di Curzio e la classe III sala B hanno effettuato in maniera inappuntabile ma anche briosa.