di Paolo Ciri
Dopo l’articolo sulla “Classe Capovolta” (https://alberghierospoleto.it/WP/la-classe-capovolta/) Emanuela Valentini, la “direttrice” di questo nostro giornale (ovvero: “referente della commissione sito internet”), mi ha proposto di svolgere una indagine sul gradimento di questa metodologia nelle classi ove insegno: 2A, 2B, 2C, 2H.
Col fondato timore di essere pedantemente insistente, su questo sito, ho però provato a farla.
Ho dato, ai ragazzi hanno accettato, dei foglietti con le domande, cui rispondere in forma anonima.
Ne è sorta una specie di “indagine di mercato” con qualche decina di schede restituite.
Il giudizio prevalente è positivo: “La lezione è più stimolante e più movimentata”, “E’ meno faticosa”, “E’ un modo alternativo ed interessante per studiare”, “Lo usavamo anche nella scuola dove andavo lo scorso anno: richiede uno sforzo maggiore, ma è più efficace”, “In questo modo dobbiamo studiare sempre, così non rimaniamo indietro con il programma”, “Mi pare di imparare meglio”, “Si stà più attenti… coinvolge molto”, “Si risparmia tempo, così possiamo approfondire”, “E’ meno faticoso, a me questo sistema piace”, “Mi piace che ad ogni lezione si mettono i voti, senza fare interrogazioni alla cattedra”, “Si apprende più velocemente e più facilmente”.
Questi commenti (ovviamente sono citazioni autentiche), sintetizzano molto bene gli obiettivi che il metodo si prefigge. Mi fa molto piacere che, con gli alunni, ci siam capiti.
Nelle risposte ho però trovato anche commenti negativi (mai oppositivi, neppure in classe).
“Ci fa studiare troppe cose”, “Se per una volta non studio mi mette quattro”, “Non mi piace subire interrogazioni in tutte le lezioni”, “Non mi va di fare, a volte, spiegazioni di fronte a tutta la classe”, “Ci sono troppe interrogazioni !”,
Altri commenti negativi potrebbero essere nelle menti di coloro che non hanno riposto.
O fors’anche di chi ha risposto, ma trattenendosi, pei motivi più vari.
Per completare la mia indagine sul gradimento del metodo ho chiesto ad alcuni colleghi di poter assistere alle loro lezioni, e, gentilissimamente, me lo hanno concesso. Nel confronto mi pare di avere un vantaggio nel riuscire a tenere l’ordine e l’attenzione con meno fatica di quanto accada di norma. Mi è parso di avere molto più interesse da parte di gran parte della classe, per converso qualche elemento, mi è sembrato, è più attento alla “spiegazione classica”, frontale. Quanto alla valutazione ho notato che la interrogazione classica, specie se programmata, mette meno ansia ad alcuni studenti. Mi aspettavo il contrario, per la verità. Essere “interrogati” (cioè, dover interloquire) tutti i giorni, in ogni momento, per molti pare sia stressante.
Ora mi rimane da giudicare la efficacia del metodo. Però quando ho detto ad una esperta collega “se funziona lo vedrò a giugno”, lei mi ha risposto, giustamente: “lo vedrai tra qualche anno, forse” !
Per eventuali approfondimenti:
https://www.youtube.com/watch?v=NSV__rUjsCM