di Paolo Ciri.
Non potevo mancare. Avendo già ascoltato Eraldo Affinati, a Roma, in occasione dei convegni della Flipnet (associazione italiana per la classe capovolta), avendo letto il suo libro “Elogio del ripetente”, non volevo perdere l’occasione di seguirlo di nuovo. Devo dire che il nostro “De Carolis” era comunque, come sempre, ben rappresentato, con un buona quota dei docenti presenti, e con il moderatore / intervistatore il nostro Matteo Papini.
Eraldo Affinati (http://www.eraldoaffinati.it/eraldoaffinati.asp), insegnante, giornalista, scrittore, era a Spoleto per presentare il suo libro “L’uomo del futuro”, su Don Lorenzo Milani. Sacerdote controcorrente, ma non disubbidiente, meglio descritto su https://www.donlorenzomilani.it/biografia-2/).
Perché ne parliamo sul sito del nostro Istituto ? Perché, come sempre, Affinati, in piena sintonia con lo stile di Don Milani, ci ha dato, con grande, consueta, semplicità, una enorme lezione sul mestiere (missione ?) di insegnante: “L’insegnante si ferisce, si espone e rischia. Se ama. Quindi può andare incontro a delusioni.” Oppure “Il maestro deve essere amico e maestro”. E “Non ci può essere un metodo di insegnamento, ma ci deve essere uno stile.” “L’insegnante chiede: chi sei ? come posso aiutarti ? di cosa hai bisogno ?” “L’educatore si sporca le mani, si assume un rischio”.
E ancora : ”Il docente è un artigiano del tempo: porta nel presente l’emozione del passato”.
E citando Don Dilani che rispondendo a : “Cosa bisogna fare a scuola ?” disse : “La domanda è sbagliata. Mi devi chiedere come bisogna essere a scuola”.
Ovviamente Affinati non ha potuto evitare di parlare della scuola Penny Wirton di Italiano per immigrati (http://www.scuolapennywirton.it/).
Scuola gratuita, da lui fondata a Roma, basata sul volontariato, senza alcun contributo pubblico, che ora conta oltre 30 sedi in tutta Italia e annovera, tra gli insegnanti, anche gli studenti dei Licei in alternanza scuola lavoro. Essa si basa sul metodo “uno ad uno”, cioè un insegnante per ogni studente, perché si crei una empatia ed una conoscenza che favorisce grandemente l’apprendimento. E che, in definitiva, arricchisce anche chi insegna.
Luogo: Sala Frau
Data: martedì 14/11/17
Organizzazione: Comune di Spoleto, Il Cerchio, Nikelodeon, Sprar, Libera,
Coordinatore: Prof. Matteo Papini, facilitatore del Centro di ricerca sull’indagine filosofica.
Hanno partecipato i giovani richiedenti asilo rifugiati del progetto Sprar del Comune di Spoleto.