di Emanuela Valentini Albanelli.
Il 18 febbraio, nell’Aula Magna dell’Ipseoasc, si “è giocato” con la matematica, la letteratura, la cucina, la sala e l’accoglienza turistica, il fine era quello di …unire frammenti di cuore! L’idea nasce, come sottolineato dalla dirigente Roberta Galassi, dalla convergenza di più attività fatte dai ragazzi e dalle ragazze delle tante classi coinvolte, verso l’idea centrale che era quella di scomporre e ricomperre, attraverso dei tasselli, sia figure geometriche che testi letterari inerenti “il cuore” come forma ma anche come simbolo, proprio nella settimana di San Valentino.
Con l’inseparabile stampante 3D, il professor Federico Debenedictis ha realizzato otto tessere che, ricomposte, possono formare o un unico cuore o un quadrato e un cerchio, tanto da poter arrivare ad affermare che possiamo “calcolare l’area del cuore”. Con questi tasselli, il II B eno, guidati dalla professoressa Roberta Bizzaglia ha realizzato, anche con il contributo determinante del 5 C eno, biscotti da far ricostruire agli ospiti e, complice la professoressa Ilaria Luciani, la classe ha allestito una sala dove cuori realizzati per l’occasione da Alice Borioni con la tecnica dell’ amigurumi ( il caro vecchio uncinetto), origami di Francesco Di Celestino e segnalibri, fatti e prodotti dall’ufficio tecnico, grazie a Maria Pia Ambrogi, hanno reso elegante e inusuale i tavoli.
In nome delle tante sfumature che l’amore può assumere, Chiara Cesare, Donato Ryanne, Giulia Palombi, Giacalone Veronica, Pangolino Eleonora, Del Brutto Margherita hanno letto, scritti su origami a cuore, versi “scomposti”: terzine di Michelangelo si sono fuse con versi di Alda Merini, Neruda con Khalil Gibran o Prevert, per poi ritornare alla poesia originaria sui segnalibri. Le lettrici hanno anche dato vita ad una piccola messinscena, seguendo alcuni suggerimeti dati, a titolo di amicizia, da Giorgio Flamini.
Il buffet è stato preceduto anche dal dono della lettura di pezzi classici o inediti che i prestigiosi ospiti hanno voluto fare a tutti i presenti, ospiti accolti con la consueta professionalità dalla classe coordinata dal professor Simon Luca Antimiani.
Bravi e soddisfatti i ragazzi e le ragazze che sono stati coinvolti a diverso livello.
Il segno più tangibile è il ringraziamento che molti di loro hanno espresso per l’occasione che il De Carolis ha dato loro di “salire sul palcoscenico” per passare dal frammento alla totalità!