Il 27 Marzo 2011 a Spoleto, come in tante altre città italiane, c’è stata la giornata FAI(fondo ambiente italiano). Il FAI è un’associazione che cerca di sensibilizzare le persone a visitare beni storici e artistici così numerosi , a volte poco conosciuti o abbandonati, che hanno bisogno, però, di continua manutenzione per non farli rovinare.
Qui a Spoleto sono stati aperti la sala XVII Settembre del Teatro Nuovo e il Teatro Caio Melisso.
Anche noi ragazzi dell’Alberghiero siamo stati coinvolti come“apprendisti ciceroni”. Il Cicerone è una guida turistica che spiega le origini ed il passato di ogni monumento.
Noi ragazzi dell’alberghiero eravamo impegnati al Teatro Nuovo. Oltre che della guida in Italiano era possibile usufruire anche di una guida in lingue Straniere (Albanese, Polacco, Arabo).
Molte persone hanno accettato l’invito fatto dalla FAI a partecipare all’evento. Noi ragazzi siamo stati entusiasti di aver potuto esercitare, almeno per un giorno,il lavoro di guide turistiche e soprattutto, ci ha fatto piacere sentire i commenti positivi e l’apprezzamento per ciò che stavamo facendo. Ma cosa abbiamo spiegato?
La sala XVII Settembre si trova al secondo piano del Teatro Nuovo. Questa sala, realizzata solo nel 1910 rimase allo stato grezzo per circa 50 anni, infatti tutto il teatro era stato inaugurato nel 1864. Per festeggiare i 50 anni dell’annessione di Spoleto al Regno d’Italia, avvenuta il 17 settembre 1860, il Comune e il Comitato allestito per l’occasione, pensò anche di restituire questa sala alla città. Se Ireneo Aleandri aveva progettato il teatro, l’interno della sala, nel 1910, fu affidato all’architetto Cesare Bazzani e fu decorata dalle pitture del Costantini. La Sala è come uno spartito musicale, il ritmo è dato dalle colonne che dividono lo spazio, gli stucchi con simbologia anche massonica, il soffitto a cassettoni e le pitture fanno di questa sala una piacevole opera. C’è da dire che nelle decorazioni del Costantini, c’è tutta una simbologia che rimanda alla grandezza dell’Italia unita e addirittura all’inno d’Italia. Dalla sala si può accedere alla terrazza Robinson, un coreografo americano che fu attivo a Spoleto durante il Festival dei Due Mondi.
Sia la mattina che il pomeriggio è stato possibile visitarla e le persone che sono venute sono rimaste molto colpite dalla sua maestosità e dalla sua bellezza . Noi Spoletini dovremmo essere orgogliosi di avere nella nostra città delle bellezze simili.
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Gentiana Hasi
Linda Sanna
Valentina Maggi