Happy hour a Spoleto Tipica

Sabato 8 e domenica 9 novembre “Spoleto Tipica” prosegue gli itinerari del gusto e,  confermando la formula delle passeggiate e del trekking abbinati ai prodotti locali e di stagione, proporrà, tra l’altro, la ricerca dei funghi (sabato, ore 10:00, partenza da Piazza della Vittoria) e delle erbe spontanee più comuni e gustose (domenica, ore 10:30, partenza da Palazzo Leti- Sansi).

I ragazzi della nostra scuola sabato 8 e domenica 9 novembre  alle ore 18:00  saranno impegnati nella degustazione guidata con un menù sul tema delle erbe, dei funghi e delle castagne. Sarà un “Happy hour” con

 Ciambelline al rosmarino e castagne, Croissant alle erbe aromatiche e pecorino, Rotolini di frittata con formaggio fresco aromatizzato ai funghi, Frappe alle nocciole con pecorino miele e scorzetta d’arancia, Bignole (cigni) ripiene alla mousse di salmone affumicato e crema di formaggio al finocchio, Tozzetti salati con gorgonzola e mandorle, Piccole quiches con zucca, radicchio e cannella, Minicake al parmigiano nocciole e profumo di tartufo nero.

Il menù è  a cura dei proff. Claudio Cesarò ed Emanuele Ascani. Il servizio di Sala è affidato alla prof.ssa Roberta Testaguzza.

Il tutto a palazzo Leti- Sansi. Prenotazione obbligatoria (max 100 persone per ciascuna degustazione)

Prenotazioni: 0743 46484. Cell. 334 3326801. prenotazione@evenbyevent.com

LE FESTE D’AUTUNNO

Doppio appuntamento con le Feste d’autunno del nostro territorio per un bel gruppo di alunni dei diversi Corsi di  Cucina, Ricevimento, Sala e Turistico, che dovranno così rinunciare alla  vacanza di inizio Novembre, occasione invece per molti dei loro coetanei convittori di un, seppur breve, rientro in famiglia.

Trevi e Spoleto promettono infatti un weekend gustoso a base di olio nuovo, vino e prodotti tipici, da vivere  nelle piazze più belle o nelle sale di splendidi palazzi storici.

Festivol: Trevi tra olio, arte, musica e papille”, quest’anno alla seconda edizione, ripropone a visitatori e turisti un mix fatto di paesaggio, natura, enogastronomia, tradizioni e beni culturali. E così ai palazzi privati aperti al pubblico lo scorso anno, aggiunge, nell’edizione 2008, l’inaugurazione di Villa Fabri, bene culturale di eccezionale valore, costruita sul finire del’500 e inaugurata nel 1603 da Girolamo Fabri “per sollievo della sua vecchiaia, a gioia dei posteri e del paese, con ampia vista sulla amena valle spoletana, in vicinanza della città di Trevi”.  Dopo alterne vicende, nel 1891 Mons. Giuseppe Giovanni Hais acquistò la Villa per il Collegio Boemo in Roma; dagli anni quaranta del Novecento fino al 1988 ospitò nel periodo estivo il Pontificio Collegio Etiopico; fu  successivamente venduta a privati ed infine acquistata  dal Comune di Trevi che l’ha sottoposta al restauro  di cui venerdì 31 ottobre alle ore 17:30, cerimonia di inaugurazione, si potranno vedere i risultati. La Villa , oltre a una Cappella riccamente dipinta, presenta nei soffitti delle sale del piano nobile una notevole decorazione ad affresco della prima metà del XVII secolo e, nella facciata principale,  i graffiti monocromi raffiguranti Praga e altre cinque città della Boemia.

Novità anche nei prodotti in degustazione. Oltre ai presìdi slow food presentati lo scorso anno, ovvero il Sedano nero di Trevi, la Fagiolina del Lago Trasimeno e la Roveja di Cascia, gli stand di piazza Mazzini offriranno il Provolone del Monaco e il Pomodoro San Marzano, presìdi slow food della regione Campania.

Il Monaco (area di produzione: Monti Lattari) è un caciocavallo senza la testina, originario della Penisola Sorrentina, prodotto con latte di vacca di razza Frisona o Bruno Alpina. La crosta è liscia, brillante, tendente al giallo, il sapore dolce delicato o piccante. È pronto dopo quattro o sei mesi di stagionatura, ma può raggiungere tranquillamente 15, 18 mesi. Anche se nella cucina napoletana viene utilizzato come ingrediente, la sua nobiltà lo pone tra i formaggi da tavola.

Il vero pomodoro San Marzano è stato recuperato nella metà degli anni Novanta e nel 2000 un presìdio slow food ne ha riavviato la produzione. Oggi i coltivatori sono undici e producono pelati di qualità lavorati per lo più artigianalmente. L’ecotipo originario è saporitissimo ma molto più delicato, quindi meno resistente alla produzione industriale, rispetto ai numerosi ibridi che sono stati prodotti. Si coltiva come la vite e si raccoglie in modo scalare: sette, otto volte o anche di più, da luglio a settembre. Le aree di produzione sono le province di Napoli, Salerno e, in minima parte, Avellino.

“Spoleto Tipica” a Palazzo Leti Sansi prenderà il via sabato primo novembre alle ore 10. Gli appuntamenti mattutini saranno incentrati sull’olio, mentre alle 17:30 gli “Strangozzi” di Spoleto saranno oggetto di laboratorio, con tanto di disciplinare e realizzazione dal vivo. Alle 18:30, a cura della nostra scuola, si aprirà la degustazione di Trebbiano Spoletino, accompagnato da bruschetta con Pane di Strettura e olio nuovo. Domenica 2 novembre si replica e al pomeriggio ancora laboratori, dedicati questa volta al Pane di Strettura, e degustazione di Trebbiano Spoletino a cura dell’Istituto Alberghiero di Spoleto.

“Spoleto Tipica” è inserita tra i percorsi dell’XI edizione di “Frantoi Aperti, che quest’anno consiglia, per un weekend gustoso: “Non spremete le meningi. Spremete le olive”. Gli itinerari tra gusto, arte e cultura sono organizzati dal Consorzio di Tutela dell’Olio Extra Vergine di Oliva Dop Umbria e dalle Città dell’Olio che invitano a una grande festa nei frantoi e nelle piazze dell’Umbria per scoprire le cinque sottozone dell’Olio Dop Umbria:  Colli del Trasimeno, Colli Orvietani, Colli Amerini, Colli Assisi-Spoleto, Colli Martani.

Tutto il programma  su www.frantoiaperti.net

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