Per le Classi prime del Corso Ristorazione la prima uscita professionale dell’anno è stata davvero dolcissima e così la raccontano Serena Bernardini e Giancarlo Mancini, alunni della sezione D.
Il primo dicembre la mia scuola ha organizzato una visita didattica allo stabilimento della Perugina- Nestlè. È stato molto istruttivo e divertente conoscere la storia di questa fabbrica e vedere le varie fasi della lavorazione del cioccolato. Il cacao si ricava dal frutto, chiamato “Cabossa”, di piante che crescono in un clima caldo-umido, tipico di alcune zone del centro America e dell’Oceania. In realtà la lavorazione del cioccolato è abbastanza complessa e prevede varie fasi: tostatura, macinazione, miscelazione, raffinazione, concaggio, temperaggio, modellaggio e glossatura.
Il prodotto più famoso della Perugina è il “Bacio”, che fu inventato nel 1922 da Luisa Spagnoli, ma deve il suo nome a Federico Seneca, che ebbe anche l’idea di abbinargli un bigliettino in cui vengono riportate frasi d’amore. La prima pubblicità dei Baci fu inserita nel “Carosello”.
Ogni anno a Perugia, in onore del Bacio, si svolge l’Eurochocolate, un vero e proprio festival del cioccolato. In una delle sue edizioni si è battuto il goloso record del Bacio più grande. Dieci pasticceri, lavorando alacremente, hanno creato un Bacio gigante di 2 m e 15 cm di altezza, con una circonferenza di 7 m e del peso di 5580 Kg.
La Perugina è una fabbrica famosa nel settore dolciario non solo per il cioccolato ma anche per altri prodotti come le caramelle. Quello della Perugina è uno stabilimento all’avanguardia, capace per esempio di produrre in un minuto 1500 Baci e 2700 caramelle.
Questa visita è stata per me un’esperienza veramente coinvolgente, quei colori e quei profumi così intensi mi hanno fatto provare sensazioni nuove.Serena Bernardini
Il primo dicembre io e la mia classe ci siamo recati in visita alla famosa fabbrica di cioccolato Perugina. Una volta arrivati abbiamo visitato il museo dedicato alla storia dell’azienda, dove abbiamo assistito alla proiezione di un video sulla nascita della fabbrica e sui vari processi di lavorazione del cacao, dalla pianta ai prodotti finiti.
Tutto nacque nel 1907, quando un semplice pasticcere perugino, di nome Francesco Buitoni, decise di rendere famosa la tradizione pasticcera di Perugia, mettendosi in società con altri amici. In principio l’azienda produceva solo confetti e cioccolatini, poi, nel corso degli anni, si ingrandì sempre più e il suo marchio divenne famoso nel mondo.
Dopo averci spiegato la storia, abbiamo iniziato a parlare dei processi di lavorazione, a partire dalla materia prima, il cacao, coltivato nel centro America, nel centro Africa e in Oceania. Il frutto si chiama “Cabossa” e all’interno contiene i semi con i quali viene fatto il cioccolato, una delle bevande più antiche, che risale persino alla civiltà Maya, dove veniva usato come bevanda energetica. Una volta arrivato a destinazione il cacao viene sottoposto a molte lavorazioni. In principio la pulitura dei semi, poi il riscaldamento, attraverso cui i semi vengono frantumati e tostati, infine vi è la macinazione, da cui nasce il burro di cacao, che porta al prodotto finale, ovvero la pasta di cacao.
Dopo aver visto il video abbiamo visitato la seconda sezione del museo, accompagnati da una ragazza che ci ha parlato delle tappe fondamentali della Perugina, ad esempio la prima pubblicità televisiva del Bacio del 1957, oppure il 2003, quando dieci pasticceri realizzarono il bacio più grande al mondo del peso di circa sei tonnellate.
Ci hanno poi presentato i prodotti più famosi del marchio, ovvero il “Bacio”, leader nel mondo, biscotti e cioccolatini vari e infine le caramelle “Rossana”. Per ogni grande produzione, come ad esempio le uova di Pasqua, la lavorazione inizia anche sei mesi in anticipo e vi sono tre fondamentali processi: miscelazione, raffinazione e laccaggio per tre diversi tipi di cioccolata, ovvero fondente, al latte e alla gianduia. Per gli altri tipi di lavorazione giornaliera i ritmi sono sempre molto veloci, ad esempio per il “Bacio”, primo prodotto dell’azienda, si arriva a 1500 pezzi prodotti in un minuto.
Ci siamo quindi recati al settore produzione, dove, attraversando un lungo corridoio, abbiamo potuto assistere dal vero a tutto quello che ci era stato spiegato e ciò è stato molto interessante per tutti.
Giunti purtroppo alla fine di questa bella esperienza, ognuno ha comprato un simbolo che gli ricordasse la giornata trascorsa in questa grande e famosa azienda che, proprio lo scorso anno, ha festeggiato i suoi 100 anni di produzione.Giancarlo Mancini