di Giulia Antonelli ( V B Tur)
Relatori, alla quarta edizione dell’Universal Round Table Conference che ha fatto incontrare scuola e azienda, per discutere sul tema de “ Il lavoro”, siamo stati anche noi del V Tur B, coordinati dai professori Adornetto e Mamone.
Il convegno organizzato dall’Associazione Culturale “Vado”, presso la sala conferenze di Palazzo Trinci a Foligno, l’11 gennaio 2014, ha infatti dato spazio agli studenti dell’ ultimo anno di scuola superiore.
Noi dell’Istituto Alberghiero di Spoleto abbiamo curato non solo l’aspetto organizzativo e l’accoglienza, ma anche relazionato sul tema :”Il turismo in Italia. Possibile risorsa e motore per la ripresa economica del Paese e dell’occupazione giovanile”, moderatore del convegno, il professor Pierluigi Grasselli, della Facoltà di Economia di Perugia. Naomi Kikuchi ha aperto i lavori, formulando i ringraziamenti di rito e presentando i diversi ospiti. Giulia Antonelli, dopo un’attenta analisi dei dati statistici riferiti al turismo internazionale in Italia, ha esposto la ricerca giungendo alla conclusione che, lo scorso decennio, il contributo del comparto turistico alla crescita del prodotto nazionale si è azzerato. La causa va ricercata nella scarsa capacità di adattamento dell’ offerta turistica ai mutamenti intervenuti nella domanda e, come conseguenza, sul mercato mondiale, è diminuita l’ importanza del Paese, come meta turistica.
Nonostante i dati negativi sull’andamento del comparto, il numero degli studenti che si iscrivono agli Istituti Professionali Alberghieri è in continua crescita, poiché il settore turistico, nel suo complesso, è visto ancora come un’ opportunità di lavoro. Dal gap tra dati oggettivi e percezione soggettiva, scaturisce la necessità di un collegamento tra scuola e mondo del lavoro, attraverso l’attività di alternanza scuola-lavoro, un tipo di esperienza alla quale si riconosce una forte esperienza orientativa che, là dove è stata introdotta, funziona, ma che, spesso, stenta a decollare.
Un’altra ipotesi per rilanciare il settore e conquistare così significative quote di mercato è quella di orientarsi verso una rinnovata specializzazione, una maggiore professionalità e una originale creatività.
Anche il comparto turistico ha le sue “isole felici” tanto da poterle considerare come una risorsa strategica tale da poter contribuire significativamente alla ripresa economia del Paese e, in questa direzione, anche le istituzioni guardano con favore alle professioni creative e culturali per rafforzare l’immagine dell’Italia sui mercati internazionali. Vi sono figure professionali, come il cuoco, che sono molto richieste nel settore enogastronomico, mentre nel settore turistico sono in evoluzione professioni per le quali prima era richiesta una certa flessibilità; inoltre, ovunque, si richiedono specializzazioni nuove legate al mondo del web, come lo Channel Manager, il web analyst, il SEO, il community manager, il consulente di viaggio. La relazione è stata apprezzata dal professor Grasselli che si è complimentato per l’analisi svolta.
La sfida consiste nel far convergere, su obiettivi comuni, azione pubblica e intervento privato, tramite un coordinamento delle risorse che permetta di potenziare le sinergie.
In questo senso, la scuola può rappresentare uno strumento di eccellenza per rendere possibile e fecondo questo incontro rendendo i giovani protagonisti di una profonda svolta culturale.