La prima pietra

di Paolo Ciri.

Cerimonia simbolica certo, ma vera! Contrariamente ad altre inaugurazioni di inizio lavori, quella che abbiamo celebrato oggi (30/1/20) non è stata rituale, bensì ha comunicato a tutti i presenti la volontà comune, sinergica, di fare qualcosa di buono (e necessario) per la scuola e la Città.

La posa della prima pietra si è svolta in un’atmosfera attenta e partecipata, che ha dato un senso di comunità, quanto mai necessario dopo le catastrofi.

Si, perché la nostra nuova palestra nasce dalla scelta di dotare Spoleto (e le zone vicine) di una struttura che possa servire da ricovero in caso di emergenza.

Ma meglio di quanto potremmo riassumere dicono le parole degli oratori:

Roberta Galassi (Dirigente Scolastico G. De Carolis):

E’ un momento storico, un’ opera che resterà nella storia della Scuola, del Convitto e della Città. E’ un onore viverlo, è un piacere condividere questo momento con i rappresentanti delle tante Istituzioni che hanno portato a questo risultato”.

Beatrice Montioni (vicesindaco Assessore alla scuola):

E’ la prima pietra anche della nostra amministrazione, la prima opera di ricostruzione che si avvia dopo il terremoto. Oltre ad avere un valore strategico sarà a disposizione della Città, che soffre di insufficienza ed inadeguatezza di spazi sportivi,  molto richiesti dalle tantissime società che operano nel territorio”.

Federico Masciolini (Consigliere della Provincia di Perugia):

“Debbo tornare a sottolineare quanto questa struttura sia strategica per le esigenze dell’Istituto, delle associazioni, della Città e del territorio tutto. Ma soprattutto voglio elogiare il lavoro di squadra che è stato fatto per giungere a edificare questa opera, in tempi relativamente brevi. All’interno della nostra amministrazione e all’esterno, con gli altri Enti che hanno contribuito!”

Barbara Contini (Direttore Operativo Sottosegretario Generale della della Croce Rossa Italiana)

“Siamo felici e onorati di aiutare Spoleto, località meravigliosa. Per noi è importante avere un edificio così strategico. Stiamo costruendo, come Croce Rossa, 16 edifici nelle zone del sisma ed in molti altri, come in questo caso, lo facciamo in partnership. Crediamo nella importanza strategia della ricostruzione in generale e, nello specifico, di questo fabbricato.”

Paolo Scura (Presidente Regionale Croce Rossa Italiana Umbria)

“Dobbiamo fare un po’ di storia. Questa opera nasce grazie alla collaborazione di Poste Italiane, che  sul sisma sta supportando la Croce Rossa in un lavoro capillare e di grande efficacia. La Croce rossa non è soltanto un servizio di emergenza quotidiana, è soprattutto una grande organizzazione che, in 196 paesi, opera con criteri di umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontariato, unità e universalità. Abbiamo 165.000 volontari solo in Italia e siamo molto ben organizzati e presenti nelle zone del sisma 2016.”

Massimiliano Monnanni (Responsabile della funzione Responsabilità Sociale di Impresa di Poste Italiane):

“Poste Italiane è vicina a tutti i territori, anche a quelli piccoli o difficili da raggiungere. Abbiamo lo scopo di conseguire l’attivo di bilancio ma anche quello di dare un supporto sociale supporto sociale, a partire dagli uffici nelle piccole località isolate, al servizio universale, alle azioni come quella odierna. Con un’azione di raccolta volontaria nei nostri uffici, abbiamo ricevuto oltre 6,5 milioni di euro di donazioni dai nostri clienti e li abbiamo dati alla Croce Rossa, che li sta usando in moltissimi modi nelle zone del Cratere. Abbiamo già fatto un teatro polifunzionale ad Amatrice, occupandoci del benessere della comunità, creando dei luoghi di incontro e di aggregazione. Abbiamo insieme un progetto sociale in 95 comuni delle zone terremotate, dal nome “Percorsi di sostegno”, che svolgiamo anche con il volontariato dei nostri dipendenti nel dopolavoro, per intervenire nei fenomeni di non autosufficienza e senescenza.”

Durante la cerimonia, prima di spostarsi sul luogo del cantiere per porre la prima pietra, è stato donato un bracciale della Croce Rossa a Damiano Bacciardi, uno degli alunni in servizio, che oggi compiva 18 anni, come simbolo di riconoscimento per il ruolo svolto dagli oltre ottocento studenti dell’Alberghiero.

Poi i mattoni, il cemento, la sciabolata allo spumante ed il brindisi.

E, tra pochi mesi, lontano dai riflettori, in quel luogo giocheranno, si alleneranno, si riuniranno, faranno lezione di educazione motoria centinaia di ragazzi spoletini e non. La speranza è che queste attività non debbano mai lasciare spazio agli sfollati, i quali, però, se proprio ce ne dovesse essere bisogno, si troverebbero ricoverati nella struttura più sicura e all’avanguardia d’Italia.

Ulteriori info:

https://alberghierospoleto.it/WP/30-gennaio-al-via-i-lavori-per-la-palestra/

https://alberghierospoleto.it/WP/arriva-torelli-dottori/

 

Altre autorità presenti:

CROCE ROSSA

– Roberta Placidi, Vice Presidente Regionale Croce Rossa Umbria

– Lucio Nagni, Presidente Comitato territoriale Croce Rossa Spoleto

– Giuseppe Deodato, membro del Comitato dei Garanti per la ricostruzione

 

POSTE ITALIANE

– Luciana Sanna, area Responsabilità Sociale Poste Italiane

 

COMUNE DI SPOLETO

assessore Francesco Flavoni, consiglieri Sandro Cretoni, David Militoni e Mario Mancini, Sindaco Umberto De Augustinis.

FOTOGALLERY (ha collaborato, come fotografa, Serena Trappetti)

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