Last but not least

È il terzo e forse l’ultimo articolo che scrivo per il sito della scuola, ma indubbiamente è il più carico di felicità e soddisfazione per quello che questa scuola mi ha dato. Il 26 maggio ho ricevuto una telefonata da parte di un rappresentante del Consorzio Tutela Grana Padano, il quale mi ha informato che la mia ricetta, quella creata per caso e con molta fretta un mese prima solo per puro spirito di partecipazione, faceva parte delle cinque finaliste che erano state selezionate tra le oltre 300 pervenute da tutti gli Istituti alberghieri d’Italia. Ero incredula e lo sono stata fino a quando non ho poggiato piede a Milano il 9 giugno di questo mese, per disputare la fase finale che avrebbe decretato una classifica definitiva, con premi che andavano dai 2500 euro per il primo classificato ad un set di coltelli professionali per il quarto e quinto posto. La gara si è svolta nella sede de “La Cucina Italiana , luogo rinomato sia per l’eccellenza dei corsi di specializzazione, sia per la rivista “La Cucina italiana, uno dei migliori mensili gastronomici italiani. La sfida si è disputata in un clima di pacata tensione, smorzata dalla disponibilità degli esperti ed organizzatori del Grana, ma anche dallo chef Fabio Asti, che ha supportato noi finalisti in caso di bisogno. Le ricette erano tutte interessanti e belle esteticamente e la giuria, presieduta dallo chef stellato Marco Bistarelli, ex alunno della nostra scuola, ha decretato vincitore un ragazzo di Catania, poi un ragazzo dell’IPSSAR di Stresa, una ragazza torinese, io e per ultimo un ragazzo di Loreto. Il “mio” coniglio farcito con agrumi, verza e grana su salsa di liquirizia e cialda al finocchietto selvatico non ha raggiunto il primo posto e non nascondo che la delusione un po’ si sente, ma i complimenti per la mia autonomia ricevuti dallo chef Asti a da tutta la giuria sono stati veramente gratificanti… e forse nuove porte per me si stanno aprendo… Con queste poche righe ringrazio il caso che mi ha fatto arrivare a Spoleto, la fortuna che mi ha regalato i migliori professori che abbia mai conosciuto e questa scuola che mi ha permesso di dar sfogo in maniera libera e incondizionata al mio amore per la cucina. Un grazie a tutti coloro che mi hanno dato fiducia e supporto. Credeteci fino alla fine e fino in fondo ai vostri sogni, anche se sembra difficile, perché, come mi dice la prof. Salari, “LAST BUT NOT LEAST”. Grazie
Annalisa Tedesco, III Cucina A

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