LO SPETTACOLO DELLA CRESCIONDA

di Paolo Ciri

Anche questa volta abbiamo fatto una gran bella figura, con la “crescionda”, spiegata e realizzata in diretta dalla Professoressa Stefania Chiocci, che è stata bravissima nella esposizione, “tenendo la scena” e rispondendo alle domande del pubblico.

E con i gesti sicuri e professionali di Pietro Scamarcio e Sara Murasecco, gli alunni che hanno oggi tenuto lo show cooking. E, infine, diciamoci che anche la classe di sala, servendo la crescionda agli astanti, è apparsa di grande professionalità e precisione.

Il cooking show di oggi (29 ottobre, seconda giornata di Dolci d’Italia) era incentrato sulla crescionda.

Che, ha spiegato la Prof.ssa Chiocci, non nasce come dolce, ma come cibo povero, fatto con gli avanzi, col brodo di pollo e col pane raffermo, da cui il nome “crescia onta”, pizza unta. Poi il pane è stato sostituito dai biscotti (amaretti), il brodo col latte e….ecco il dolce !

Abbiamo anche appreso che ce ne sono di tantissime versioni, a due o a tre strati e più strati di colore, con le mele, con le noci, con l’alchermes e tante altre e, per l’occasione, con decorazione alla crema inglese di zafferano (nella foto) “rubato” alla associazione zafferano che ha tenuto l’incontro successivo.

Avremo un’altro cooking show, lunedì 31 alle ore 15,00, quando la Prof.ssa Beatrice Di Benedetto si occuperà di preparare la attorta.


 

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