Mirko Ceseroni (Ipssar “Casagrande” di Terni) con il drink, categoria medium, “Pine -Apple”; Nicolas Scandurra (Ipssart “G. De Carolis” di Spoleto) con il long drink “Privacy”; Roberto Nottiani (Ipssar di Assisi) con il drink medium “Nirvana”: questi rispettivamente il primo, il secondo e il terzo classificato del “Memorial Luigi Angelini” 2009. A Giulio Della Rosa (Ipssar “Casagrande” di Terni), che ha proposto lo short drink “Dark dream”, la Giuria ha assegnato il premio “Savoir Faire”. Scelta non facile per la qualificata Giuria, formata da Vincenzo Bianconi (Presidente Federalberghi Umbria), Spartaco Grilli (Ristoratore del “Tric Trac” di Spoleto), Giovanni Martoglio ( docente di “Laboratorio di sala-bar” ed esperto del settore), che ha dovuto valutare l’originalità e la fantasia della ricetta, la tecnica di realizzazione, la corretta esecuzione, il servizio e la presentazione, nonché la presenza e l’ordine della figura professionale.
I tredici concorrenti, tenendo conto dell’unico divieto:”Alcol? … No party!”, ovvero proporre drink (short, medium o long) senza usare alcol, hanno dimostrato come sia possibile preparare bevande belle da vedere e buone da gustare facendo ricorso alla frutta fresca, alle verdure, agli sciroppi, ai succhi o allo yogurt. L’esecuzione con emozione si è svolta in diretta, di fronte alla Giuria e ad un attento pubblico di adulti e di studenti, che, generosamente ha incoraggiato i concorrenti nelle fasi più delicate, come quella della sistemazione, sui bordi dei bicchieri, delle decorazioni, che talvolta, causa le mani tremanti, stentavano a prendere posto.
Un grazie alla nostra scuola da parte del figlio e della nuora del prof. Luigi Angelini e un grazie dalla scuola, espresso dal Dirigente scolastico Angelo Paci e dall’animatore instancabile del concorso, il prof. Enrico Di Curzio, alla memoria del prof. Luigi Angelini.
Dopo la premiazione, lunch per gli ospiti, preparato dalla classe terza cucina del prof. Mirco Caroli, che ha proposto ricette della cucina internazionale ottimamente rielaborate. Il servizio in sala è stato affidato al prof. Pierpaolo Maestrini ed ai suoi alunni.
Un grazie agli sponsor “Cantine Colli perugini”, Cassa di Risparmio di Spoleto, “Lavazza S.p.A”, “Pepsi Cola”, “Rocca di Fabbri”, “Urbani Tartufi”.
TUTTI I DRINKS, I CONCORRENTI, GLI INGREDIENTI
(in ordine di presentazione)
Elisa Alloisi (Ipssart “F. Cavallotti” Città di Castello): medium drink “Smeraldo”, con succo di pompelmo, succo di kiwi, succo di ananas, mela verde, soda water. Decorazione con mela verde e foglia di ananas. Tipologia bicchiere: tumbler basso.
Roberto Nottiani (Ipssar Assisi), terzo classificato: medium drink “Nirvana”, con succo di mela, infuso di spezie, miele di acacia. Decorazione con fettine di mele. Tipologia bicchiere: tumbler basso.
Alessandra Carletti (Ipssart “G. De Carolis” Spoleto): medium drink “Kiko”, con fragole pestate, zucchero di canna, succo di arancia rossa, succo di mela, yogurt magro. Decorazione alla frutta. Tipologia bicchiere: rock.
Giuseppe Bonsignore (Ipssar “Casagrande” Terni): short drink “Barbie”, con succo granberry, granatina, yogurt magro, succo di ananas. Tipologia bicchiere: doppia coppa cocktail.
Alessio Nardi (Ipssart “F. Cavallotti” Città di Castello): long drink “Assergi”, con succo di melone bianco, sciroppo di fragola, succo di banana, succo di lime. Decorazione: melone bianco e fragola. Tipologia bicchiere: juice.
Giuliana Rossetti (Ipssar Assisi): medium drink “Fresa Piña”, con sciroppo di fragola, succo di ananas, lemon soda, ghiaccio tritato. Decorazione: fragole. Tipologia bicchiere: tumbler basso.
Nicolas Scandurra (Ipssart “G. De Carolis” Spoleto), secondo classificato: long drink “Privacy”, con sciroppo di fragola, sciroppo di cocco, spremuta di arancia, spremuta di pompelmo, pestato lime, arancia, zucchero di canna. Decorazione: ananas, fragole, ribes. Tipologia bicchiere: double rock.
Mirko Ceseroni (Ipssar “Casagrande” Terni), primo classificato: medium drink “Pine Apple”, con ananas frullato fresco, sciroppo di mela verde, succo di pompelmo. Tipologia bicchiere: juice.
Diana Gaviria (Ipssar Assisi): medium drink “Free Mojto”, con sciroppo di mela, thè al limone, lemonsoda, zucchero di canna, lime, foglioline di menta. Decorazione: fettina di lime, ciuffetto di menta. Tipologia bicchiere: tumbler alto.
Patrizio Stefoni (Ipssart “G. De Carolis” Spoleto): long drink “Tango-core”, con succo di mela verde, succo tropicale, sciroppo di kiwi, soda. Decorazione: ananas, ribes, foglie di ananas, kiwi. Tipologia bicchiere: double rock.
Giulio Della Rosa (Ipssar “Casagrande” Terni), premio “Savoire faire”: short drink “Dark dream”, con banana frullata, top al cioccolato, sciroppo di zuchero, caffè freddo. Tipologia bicchiere: doppia coppa cocktail.
Lorenzo Fiorucci (Ipssar Assisi): long drink “Temptation”, con centrifugato di carote, karkadè, granatina, succo di limone, schweppes tonica. Decorazione: sedano, ciliegina, spirale di buccia di limone.
Damiano Persichetti (Ipssar “Casagrande” Terni): short drink “Benson”, con fragole frullate, sciroppo di fragole, sciroppo di lime, succo di ananas, crema di latte. Tipologia bicchiere: doppia coppa cocktail.
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LA GIURIA OSSERVA CHE…
Era consuetudine che la gara tra gli Istituti Alberghieri riguardante il settore Bar, nello specifico la miscelazione di Cocktails, fosse considerata open, ossia una libera interpretazione e creatività da parte degli allievi, attenendosi però alle varie famiglie omologate dei drinks.
Quest’anno una simpatica ed intelligente iniziativa da parte degli organizzatori ha previsto una tematica attuale ed educativa sulla quale operare: il non alcolico. I partecipanti dovevano quindi miscelare solo prodotti analcolici, ma che sul mercato offrono un ampio raggio di scelta e reperibilità.
Presentati nei più classici bicchieri da American Bar, ma con i colori più fantasiosi e con le guarnizioni più personalizzate, i concorrenti hanno dato spazio a tutta la loro capacità creativa, seppur accompagnata da una giusta emotività e dagli, come si dice in TV, “imprevisti della diretta”.
Difficile compito per la Giuria che ha dovuto valutare “elaborati”sì freschi e piacevoli, per fortuna non alcolici!, ma tutti di alto livello e di simpatica realizzazione. Sciroppi, succhi, frullati, frutta e verdura hanno dominato sul banco di mescita ed i loro profumi e sapori hanno ben figurato in una mattinata già dalla temperatura estiva.
La simpatica fantasia di ogni piccolo Barman ha avuto modo di esprimersi anche nel nome del cocktail: oltre che un palese richiamo ai colori o agli ingredienti, molto hanno giocato le guarnizioni, fino alla elaboratissima (tanto per citarne una) “Temptation” di evidente ispirazione biblica, dove un grazioso serpentello di buccia di limone si attorcigliava attorno ad un gambo di sedano ammaliato da una rossa ciliegia… tentatrice.
Bravi ragazzi! Bravi anche i loro insegnanti e le loro scuole. Tanta buona volontà ed un po’ di fantasia sono gli ingredienti necessari per un futuro di soddisfazioni, perché la vita, tutto sommato, è un “Cocktail”.
Prof. Giovanni Martoglio, componente la Giuria del XVII° Memorial Angelini
Il “Memorial Angelini”, omaggio ad un caro collega scomparso, è ormai da anni un appuntamento fisso nella didattica di questo Istituto. Nel corso degli anni si è rinnovato: nato come esercitazione all’interno dell’Istituto, si è aperto, diventando una competizione tra gli allievi di alcuni tra gli Istituti Alberghieri più prestigiosi del centro Italia.
Il concorso, riservato agli alunni che frequentano il monoennio, è basato sulla preparazione di alcuni cocktails. Gli sponsors e i giurati, che via via si sono succeduti, hanno premiato, oltre alla tecnica, la presentazione, la qualità e la fantasia delle opere in concorso.
Quest’anno la manifestazione, giunta alla 17^ edizione, e che si svolgerà il 13 maggio, viene proposta come evento che avrà per titolo: “ALCOL…NO PARTY“, ovvero un modo intelligente e trendy per confezionare cocktails analcolici senza togliere il gusto “trasgressivo” alla bevanda.
In seno a questa prima parte, un momento molto importante sarà rappresentato dalla partecipazione della Polizia di Stato, che interverrà con figure altamente qualificate della Scuola di Polizia di Spoleto, le quali, a diverso titolo, educheranno i ragazzi a come assumere bevande alcoliche e a come comportarsi all’uscita dalle discoteche, per veicolare una cultura alla legalità e civiltà del bere attraverso il linguaggio dei giovani: il divertimento del sabato sera.
La finalità è ovviamente doppia: i ragazzi, nelle vesti di consumatori, acquisiscono la conoscenza delle problematiche connesse all’assunzione impropria dell’alcol, tema purtroppo di drammatica attualità, ma gli stessi, essendo anche studenti di un Istituto Alberghiero, diventeranno in futuro coloro che si troveranno impegnati alla preparazione di cocktails ed alla somministrazione di alcolici a ragazzi che, come loro oggi, cercano lo “sballo”.
L’obiettivo ultimo per noi docenti è quello di formare figure professionali per le quali la deontologia sia alla base del loro modus operandi, per una cultura del bere più sana e più giusta.
Il tema del concorso è appunto quello della preparazione di cocktails senza alcol, con precisi parametri da rispettare.
La giuria sarà composta da professionisti del settore dell’ospitalità.
Prof. Enrico Di Curzio
Il regolamento del concorso prevede la partecipazione di due alunni per ogni monoennio, che arriveranno nel nostro Istituto accompagnati da un docente. La prova pratica consiste nella realizzazione di un cocktail analcolico: short, medium o long drink, preparato per tre porzioni. Nel cocktail possono essere usati tutti gli ingredienti come gelato, succhi, frutta, verdure, bibite non alcoliche, creme non alcoliche, yogurt. Le ricette dovranno essere composte da un massimo di cinque ingredienti. I drinks dovranno essere serviti nei bicchieri e non in contenitori realizzati con frutti o altro. Per essere valutati i cocktail non dovranno contenere alcol.
APPUNTAMENTO AL 13 MAGGIO.
IN BOCCA AL LUPO A TUTTI I PARTECIPANTI!
Il menù per gli ospiti
(a cura dello chef Mirco Caroli)
Tartare di crostacei al sale della Camargue con panna cotta alla lattuga e spuma di salsa americana
Brodetto di lenticchie con chenelle di ricotta e salmerino d’altura
Nocetta di suino brasata con lardo sudato di montagna
Fiori di zucca al pecorino aromatico e origano fresco
Cuore caldo di cioccolata con gelatina ai frutti di bosco
…PICCOLE PARENTESI…
Il menu esprime una revisione parziale di alcuni piatti della cucina internazionale, come il “Cocktail di scampi”, con l’utilizzo di legumi (la storia ci insegna che il legume è “la bistecca dei poveri”); con l’impiego del fiore di zucca, primizia del periodo; con l’armonia del mirtillo, che ritroviamo nel tortino, frutto utilizzato per i dolci, la cacciagione fino ai primi piatti; con la nocetta di maiale magra e una cottura veloce nel suo stesso fondo, dove “nappiamo” le fette; con l’ultimo utilizzo del cioccolato prima della stagione calda; con la fusione del bianco e del nero, che dà quel colore violaceo molto di moda quest’anno.
Prof. Mirco Caroli