Pasolini: un realista lirico

di Gaia Carosati.

Il 22/10/2022, il Comune di Spoleto ha proposto alle scuole un incontro per ricordare Pier Paolo Pasolini, a cento anni dalla nascita in Biblioteca di Spoleto, attraverso le suggestioni delle opere letterarie e cinematografiche, piacevolmente e chiaramente esposte da Marco Rambaldi, Roberto Contu e Leonardo Speranza.
Devo dire un momento molto intenso.
Perché ?
Non ho mai avuto modo di conoscere un autore così bene, siamo quasi riuscite ad entrare a pieno nella sua vita come artista ma anche di come uomo pieno di sentimenti.
Il tutto é stato suddivo in tre parti:
Introduzione: ci sono state date delle linee guida su chi era, da dove veniva e cosa  faceva. Uno spezzone di Caro Diario, con Nanni Moretti in Vespa ci ha fatto arrivare a Ostia, sul luogo dove é stato ucciso Pasolini, il viaggio è stato accompagnato da un sottofondo di musica jazz.
Sulla sua morte ci sono stati molti dibattiti perché non si hanno delle vere e proprie prove sul movente.
Secondo momento: il professor Contu  ci ha illustrato con delle slide chiare, semplici ma piene di nozioni veramente interessanti la  vita, la persona, la realtà di un uomo che è stato un poeta, scrittore, regista, sceneggiatore, attore e drammaturgo italiano; considerato tra i maggiori intellettuali italiani del Novecento.
Culturalmente versatile, si distinse in numerosi campi, lasciando contributi anche come pittore, romanziere, linguista, traduttore e saggista.
Lui non teneva conto dei canoni della società ma tendeva ad essere come lui si sentiva di essere, senza preoccuparsi di compiacere la società.
Infatti, lui si dichiarò omosessuale, portò per un periodo i capelli lunghi che la maggior parte delle persone associava ad elementi di disturbo.
Una frase che lui disse e che mi ha colpito molto ma che si addice a pieno alla nostra società é : Possedere e distruggere perché era quello che lui aveva ipotetizzato per la società in cui viviamo oggi giorno.
Quindi lui si può anche definire una persona dalle capacità di « vederci lontano » riuscendo sempre a far valere le sue ipotesi.
La sua vita si centralizza su scandali, sguardi, esperienze e morte .
Terzo momento: il professor Speranza ha analizzato con noi, alcuni elementi de”Le ceneri di Gramsci”.
Un’altra frase di Pasolini, sottolineta dal dottor Rambaldi è di tocco unico: la cinematografia non è copia e bisogna sporcarsi le mani e è una forma più penetrante rispetto alla letteratura.
Lui tende ad esaltare cioé che merita di essere esaltato, di distinguere senza sminuire e rendere unico ogni cosa che fa.

Insomma in tutti noi è nato il desiderio di leggere e approfondire Pasolini, non solo perché è il centenario della nascita.

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