di Emanuela Valentini Albanelli.
Here we go with another life challenge ovvero eccoci, pronti per un’altra sfida! Con questo post*, Anna Maria Pirina, di Viterbo, ha iniziato un nuovo capitolo della sua vita lavorativa. Grazie al diploma in Accoglienza Turistica, conseguito nel 2016 all’Ipseoasc “G.de Carolis” di Spoleto, Anna Maria si appresta a diventare Manager Italia, cioè rappresentare e promuovere il nostro Paese e le sue bellezze, anche le più nascoste, all’estero, per una compagnia internazionale.
Il post è stato l’occasione per indicare, attraverso la vicenda esemplificativa di Anna Maria, quali possibili porte si aprono con il diploma dell’istituto alberghiero e, soprattutto, rafforzare quel legame con i nostri ragazzi e ragazze, convittori e non, che hanno vissuto e sono cresciuti nell’Istituto Alberghiero di Spoleto.
- Anna Maria, perché hai scelto l’ Alberghiero di Spoleto?
Mio padre mi ha indirizzato verso questa scuola, mi ricordo ancora il giorno che mi portò a vedere per la prima volta Spoleto, la scuola, il convitto e, devo essere sincera, non è stato per niente rose e fiori lasciare casa a 14 anni ma, oggi, sono felicissima di aver fatto questa giusta scelta.
- Quali erano i tuoi obiettivi, le tue passioni, come sono maturati o cambiati nel corso dei 5 anni?
Riguardo ai miei obiettivi, ho sempre avuto la passione della moda che ho provato a coltivare durante tutto il periodo scolastico. Non ero la prima della classe ma ero attenta e cercavo di raccogliere quante più informazioni possibili per prepararmi a quello che è la vita dopo la scuola. La passione per le foto, quella se la ricordano tutti. Mi piaceva organizzare le feste del Convitto ( anche se quella del nostro cenone purtroppo non è finita come doveva ). Comunque, mi ripetevo che alla fine l’alberghiero sarebbe stato il mio piano B nella vita, ero convinta di questo e invece no ! Alla fine ho semplicemente aperto gli occhi su quanti sbocchi l’Indirizzo Turistico può offrire, soprattutto nel 2022. Quest’ Istituto mi ha fatto sicuramente venire voglia di esplorare il mondo e questo lo sto sicuramente facendo.
- Come hai vissuto Spoleto e come in convitto?
Il Convitto……. ho le lacrime agli occhi quando parlo del convitto come ho detto, i primi tempi non sono stati facili, ma per mia fortuna fin dalla prima notte che ho dormito al San Paolo camera 54, ancora lo ricordo bene, ho conosciuto quella che dopo 11 anni è ancora al mio fianco e lo è stata in tutte le mie avventure che mi hanno portata qui adesso. La mia migliore amica Marianna Corrias, siamo sempre state come due sorelle sempre nella stessa camera dall’inizio alla fine. Ho incontrato tanti fratelli che tutt’oggi vedo, sento e adoro come non mai e loro, anche se sparsi in giro per il mondo, sono sempre presenti in tutti i momenti di gioia e di dolore e questo è un legame unico che, solo chi è cresciuto senza mamma e papà attaccati al fianco, può provare. Ci vediamo sempre almeno 2 volte l’anno, facciamo delle rimpatriate per rivivere quei momenti fantastici in giro per la città durante la libera uscita e questo ci dà tanta forza e felicità e credo di parlare a nome di tutti. Solo per questo rifarei tutto.
Piu che un aneddoto……. una disgrazia, durante l’anno in cui ci siamo diplomati avevamo organizzato il cenone dei ragazzi del quinto anno con tema Parigi in onore dell’attentato terroristico che ci fu in quel periodo ci eravamo impegnati davvero molto, avevamo delle decorazioni bellissime un team di cucina che ha passato mesi per preparare tutto, il dolce di presentazione era una Tour Effeil di pasta di zucchero con delle luci fantastiche, ma purtroppo non siamo arrivati al dolce in quanto qualcuno si è divertito, con uno scherzo telefonico, lanciando un allarme bomba nel convitto, ovviamente ci hanno fatto evacuare tutti all’istante e, il nostro cenone si è concluso cosi. Tutti fuori a piangere e un sacco di lavoro buttato purtroppo.
- Quali esperienze lavorative hai affrontato, appena diplomata?
Ho sempre lavorato, durante le pausa estiva tra il terzo e il quarto anno. Sono stata in stage sulla Riviera Romagnola e l’anno dopo, non appena diplomata, sono partita grazie al progetto Erasmus gestito e organizzato dal professore Andrea Martoglio, la mia destinazione è stata Sofia, Bulgaria, dove ho lavorato come stagista Receptionist all’ Hotel Central Park, per 3 mesi e già durante quell’estate ho cominciato a preparare il mio curriculum e a scegliere la mia prossima destinazione. Avevo chiaro che non volevo restare a lavorare in Italia, volevo scoprire come funzionavano le cose fuori dal Paese. Infatti, dopo solo qualche mese di ricerca, ho trovato il mio primo lavoro a contratto in un posto in cui tutti gli appassionati dell’hospitality vorrebbero lavorare: Belmond La Residencia localizzato a Deià un piccolo incantevole villaggio di Mallorca, ho fatto la hostess di ristorante e appoggiavo la Event Manager in occasioni di eventi. Finita la stagione estiva, ho deciso di prolungare il mio soggiorno a Mallorca tanto da trasferirmi a Palma città e iniziare una vita nuova, a Palma ho partecipato all’apertura di un 5 stelle lusso Can Bordoy Grand House & Garden come Chef de Rang e lavorato per Chef Stellati come Gerard Schwaiger ancora come Chef de Rang. Poi ho deciso che volevo cambiare, avevo bisogno di qualcosa di nuovo, ho partecipato a un corso di Wedding Planner & Event Manager e, una volta ultimato, ho deciso di partire per Londra grazie di nuovo a Belmond che mi ha offerto nuovamente la posizione di Hostess Restaurant al Belmond Cadogan, Chelsea. Londra è stata un pò un’altra scuola anche questa con intervalli purtroppo causati dal covid.
- Come è cambiato il settore dopo il covid ?
Sicuramente il covid ha fatto capire che il nostro è un lavoro che dovrebbe essere maggiormente valorizzato, il nostro settore è stato duramente colpito e, a pagarne le conseguenze, sono i lavoratori. L’Italia, come la Spagna e l’Inghilterra, adesso si trova in grande crisi, in quanto quest’anno, sul boom turistico peserà la mancanza di mano d’opera. Otto mesi fa, sono tornata a Palma di Mallorca dove ho trovato la mia stabilità lavorativa in questa Start-up incredibile che si occupa di organizzare Viaggi di Lusso per soli membri privati, creando itinerari di lusso su misura, cercando di realizzare le aspettative dei nostri clienti e questo mi fa essere felice di lavorare perché so che ogni giorno imparerò qualcosa di nuovo. Ai clienti, cercherò di regalare più emozioni possibili nell’organizzare un viaggio indimenticabile. Qualche giorno fa, sono stata promossa a Destination Manager Italia e Francia e mi occuperò delle collaborazioni con gli Hotel e le agenzie di servizi in questi due Paesi.
Spero di continuare a crescere in questa azienda e poter anche aprire la mia agenzia di Eventi e Matrimoni…… tra qualche anno.
*si ringrazia la professoressa Maria Pascale, per la segnalazione