di Paolo Ciri.
Intervista al Prof. Andrea Martoglio coordinatore del convegno “R.esponsible and S.ustainable T.ourism in UMBRIA THE GREEN HEART OF ITALY”
La mobilità sostenibile, e quindi, soprattutto, il turismo sostenibile è un tema attualissimo, che il nostro Istituto ha voluto approfondire con un apposito convegno, svoltosi il 21 maggio scorso in Aula Magna.
La nostra “redazione” ha voluto avere qualche riflessione dal coordinatore del convegno, organizzato dal dipartimento di accoglienza.
Perché un convegno proprio su questo tema ?
Perché è un tema attualissimo, se ne parla ad ogni livello, dalla raccolta differenziata nelle nostre case allo smaltimento dei rifiuti tossici delle grandi aziende, dai materiali di costruzione delle nostre case a quelli dei grattacieli newyorkesi, dalla produzione biologica o a km 0 a quella delle grandi catene di distribuzione alimentare, l’uso di energie alternative, la slow life, la green economy, le problematiche legate al tema del lavoro e dello sfruttamento, l’accessibilità trasparente, etc. etc. etc.
Considerando le strutture di mobilità dolce che abbiamo nella nostra città e quanto espresso dai relatori, che ruolo può avere Spoleto in questo settore ?
Spoleto può diventare una destinazione per il turismo responsabile e sostenibile; alcune, poche in verità, strutture alberghiere, ristorative e museali ci sono, già pronte, Molte altre, la quasi totalità, devono fare tanto per rispondere ai requisiti minimi e per non “ingannare” il turista che arriva in città. La mobilità dolce implementata negli scorsi anni è stata una grande opera, di sicura utilità (nonostante orari di apertura e chiusura discutibili) ma non sufficiente da sola.
L’Umbria e Spoleto hanno una predisposizione naturale, ambientale, paesaggistica e di risorse territoriali che dovrebbero sfruttare per proporsi sul mercato con un pacchetto turistico Responsabile e Solidale.
Come si è rapportato il nostro Istituto, fino ad ora, con questo tema ?
Già il fatto che se ne sia parlato, per la prima volta in un convegno, in questo anno scolastico è stato un ottimo risultato. Inoltre il progetto proposto nelle classi IV e V di Accoglienza Turistica all’inizio dell’anno con la collaborazione delle prof.sse Frascarelli e Villani, ci ha permesso di essere inseriti ufficialmente nella rete delle scuole Unesco (altro grande privilegio) ma soprattutto di sensibilizzare i ragazzi dal punto di vista civico, innanzitutto, per essere cittadini più responsabili, e poi dal punto di vista professionale, visto che saranno i futuri operatori del settore turistico, su temi sensibili ed eticamente importanti quali quelli trattati.
Dal punto di vista, invece, del futuro lavorativo, cosa può offrire questo settore ai nostri studenti ?
Sicuramente grandi opportunità, continuando a formarsi su tali tematiche ne può nascere uno sviluppo di carriera molto interessante. Oggi esistono manager nel settore turistico, soprattutto nelle grandi compagnie internazionali alberghiere, che si dedicano specificatamente a questo settore, per quanto concerne l’ideazione, la creazione, l’implementazione, lo sviluppo, la promozione, la commercializzazione, la diffusione (social) di pacchetti turistici responsabili e sostenibili, con dei percorsi che mettono insieme transfer, ospitàlità, ristorazione, customer experience (musei, parchi, monumenti, svago, divertimento, etc.)
Tra le conclusioni tratte a fine lavori, quali sono le più importanti, quelle che possono portare a sviluppi e collaborazioni future ?
La conclusione più importante è nella consapevolezza della necessità di fare rete tra tutti i soggetti interessati allo sviluppo di tali tematiche e soprattutto dei pacchetti turistici che possono portare una maggiore economia (soldi, ricchezza) sui nostri territori, non solo dalle altre regioni italiane , anche dall’estero.
Soggetti privati ed istituzioni devono confrontarsi ed operare insieme in tempi brevi con disciplinari chiari ed efficaci per dare una risposta concreta alle richieste del mercato turistico che sempre di più ci chiede Responsabilità e Sostenibilità, ma non ultimo, anzi tutt’altro, per certificare le aziende che meritano di essere riconosciute e privilegiate per lo sforzo compiuto, magari poi anche ripagate dallo stesso mercato turistico.
In conclusione il nostro Istituto, in particolare il Dipartimento di Accoglienza Turistica, come già più volte in passato, si propone come “asettico” centro studi che propone svariate tematiche turistiche agli operatori ed agli enti interessati, e qualche volta, come in questo caso, addirittura si fa promotore, lanciando (regalando) una iniziativa come quella legata al Logo/Marchio (creato con il progetto dagli studenti), perché sia raccolto ed utilizzato proprio ai fini di una certificazione di qualità turistica legata al Responsabile e Sostenibile, che inaspettatamente ha ricevuto la lode e gli apprezzamenti di tutti gli intervenuti al convegno stesso (comune, associazioni albergatori, ristoratori, responsabili museali, produttori biologici, etc.).