Al Gusto: Petrini e Zaia con l’Alberghiero-Spoleto

Da oggi possiamo aggiungere un nuovo Vip all’archivio fotografico della nostra scuola: si tratta di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, in posa con alcuni insegnanti dell’Istituto Alberghiero di Spoleto in visita al salone del Gusto di Torino.

L’incontro con Carlo Petrini e con Luca Zaia, ministro delle politiche agricole, è avvenuto nello stand del Veneto, dove il gruppo spoletino era intento alla degustazione di alcuni prelibati piatti tipici della Regione (Variazione di Sopressa Vicentina all’aceto balsamico e classica con focaccia,  in abbinamento al vino Tai Rosso Colli Berici DOC; Bigoli con l’anatra; Baccalà alla vicentina con polentina di Marano,  abbinato al Vespaiolo Breganze DOC; Torta putana con salsa al Torcolato di Breganze DOC).

Un’altra foto interessante che vogliamo segnalare ai nostri visitatori è quella della prof.ssa Dina Salari, autrice dell’articolo che figura nella vetrina del nostro sito, nonché insegnante di inglese, fotografata con…il principe Carlo d’Inghilterra. Ma in questo caso si tratta di un falso scoop!

Nella gallery che qui presentiamo, alcune delle fasi più interessanti della “due giorni” che ha portato i ragazzi del Corso Ristorazione al Salone del Gusto di Torino, passando per Alba, dove hanno visitato tra l’altro il museo della “Ferrero”.

E gli studenti delle Classi quarte e quinte Ristorazione cosa pensano  del Salone del Gusto? Ecco cosa scrive in proposito Claudio Natalini.

IL GIRO DEL CIBO DEL MONDO IN UN GIORNO

In questi giorni, precisamente da giovedì 23 a lunedì 27 Ottobre, si è svolto a Torino il Salone del Gusto, una rassegna dei migliori prodotti enogastronomici del territorio,  presentato con un fitto calendario di appuntamenti, conferenze, degustazioni a tema, eventi, appuntamento a cui l’Alberghiero di Spoleto ha voluto partecipare con una massiccia presenza di alunni delle classi quarte  e i quinte Ristorazione, consapevole dell’importanza di questa manifestazione che accresce le conoscenze enogastronomiche sia degli operatori di cucina che di sala.
L’iniziativa è stata voluta da Slow Food ed ha il senso di orientare le persone sulla corretta alimentazione e sulla conoscenza delle piccole realtà locali a rischio estinzione basandosi su concetti fondamentali per la vita quotidiana: trasparenza, salubrità e qualità.
La strada maestra della rassegna, allestita come sempre al Lingotto, accompagna i visitatori anche su un itinerario didattico per imparare che la scelta quotidiana di cibi “buoni, puliti e giusti” non porta necessariamente ad un aumento della spesa alimentare.
Salone, dunque, non solo occasione per assaggiare ogni due anni rarità gastronomiche, ma anche e soprattutto luogo dove si possono imparare  e ricordare regole da seguire tutti i giorni, come il consumo di frutta e verdura di stagione dei produttori locali.

È stata un’esperienza decisamente interessante, che, grazie al Preside e ai docenti accompagnatori, ci ha allargato gli orizzonti delle nostre conoscenze enogastronomiche. Sembrava di stare a visitare quei mercati “caotici” tipici dei paesini asiatici o quelli tutti ordinati e ben disposti dei paesi scandinavi, in poche parole in un giorno, come si dice, abbiamo fatto il più bel giro del mondo.

Claudio Natalini

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