Il giro del mondo in ottanta giorni è un’eternità per la BIT di Milano, dove è possibile compierlo in meno di otto ore. Tanto è durato per gli studenti delle classi quarte e quinte del Corso Turistico, che, prima di iniziarlo, si sono incantati alla vista delle linee gotiche del Duomo di Milano e della sua facciata, candidissima nel primo pomeriggio e magicamente dorata alla luce del tramonto. Erano invece inclinate come la Torre di Pisa le linee dei due grattacieli costruiti di recente alle porte di Rho Pero, vicinissimi all’ingresso sud del nuovo polo fieristico di Milano, il più grande in Europa, dove a sorprendere sono invece “le montagne” dell’architetto Massimiliano Fuksas, che s’impennano fino a trentacinque metri d’altezza in forme morbide e asimettriche come gonfie d’aria.
Con lo slogan: “Nice to BIT you”, che gioca sulla nota frase in “english” con cui ci si saluta ai quattro angoli del pianeta, ecco la BIT di Milano 2009, che vuole appunto augurare al turista: “Piacere di portarti in giro per il mondo”.
I nostri studenti hanno raccolto con entusiasmo l’invito e si sono tuffati in questo velocissimo viaggio fra 140 paesi e 5000 espositori, che rappresentano l’offerta turistica internazionale, arricchitasi quest’anno di nuovi arrivi, come Botswana, Bulgaria, Cambogia, Costa d’Avorio, Fiji, Filippine, Georgia, Giordania, Kenya, Montenegro, Slovacchia.
Il nostro viaggio è iniziato dall’Italia e anche in Fiera siamo partiti dall’Umbria. Siamo arrivati allo stand della nostra Regione proprio quando dal palco arrivavano le note di una band di Umbria Jazz e l’odore del cioccolato attirava i golosi verso lo spazio di Eurochocolate. Si sa, oggigiorno il turista va catturato alla concorrenza e per farlo l’offerta turistica deve cercare di appagare tutti i suoi sensi. E allora la musica per l’udito, il cioccolato per l’olfatto, il vino e l’olio per il gusto, i costumi sontuosi della Quintana di Foligno per la vista, senza dimenticare Spoleto che, con l’anteprima del programma del suo famosissimo Festival in distribuzione nello stand, ha ricordato al turista di non mancare in città dal 26 giugno al 12 luglio 2009.
Ma anche le altre Regioni non hanno scherzato quanto a tentazioni da offrire ai turisti! Senza dimenticare poi che i viaggiatori hanno votato, come destinazioni più amate, Roma tra le città italiane, superando Firenze e Venezia; la Toscana tra le Regioni, seguita da Sardegna e Sicilia, mentre il viaggio più desiderato sembra essere quello in Sicilia.
Dopo l’Italia ecco il mondo. All’estero la citta “top” del 2009 è Parigi, seguita da Londra, vincitrice del 2008 e New York, lo Stato più votato vede la conferma degli USA, che vincono su Francia e Spagna, mentre il viaggio da sogno è in Australia.
Nel mondo i nostri alunni si sono fermati a lungo e carichi di buste piene di depliant coloratissimi e di gadget, a malincuore si sono avviati verso l’uscita, stanchi per il viaggio, ma non ancora soddisfatti, perchè molte tappe erano state fatte troppo in fretta o addrittura completamente saltate.
Per farci raccontare la loro Bit bisognerà aspettare qualche giorno, il tempo necessario per riprendersi dalla stanchezza di questo giro del mondo veramente troppo “fast”.
Nell’area “Convegni” della Bit abbiamo assistito alla conferenza su “Strategie di Hotel Revenue Management”, che ha trattato l’argomento di come pianificare la politica di vendita per rispondere ai cambiamenti del mercato. Quali le strategie di politica distributiva e tariffaria da applicare per il raggiungimento di un soddisfacente Revenue d’Hotel? Tali strategie sono state messe in atto a causa dei grandi mutamenti di mercato, caratterizzato attualmente dal comportamento d’acquisto sempre più indipendente del viaggiatore, dal maggiore utilizzo del web, dalla volatilità delle tariffe, dalla globalizzazione dei mercati e dalla concorrenza fra le destinazioni. Il dilemma dell’Hotellerie si distribuisce fra la piena occupazione e la difesa delle tariffe. La soluzione ideale è attuare la tecnica del bilanciamento delle due parti e dell’individuazione della redditività effettiva della camera. I rischi e le conseguenze del disorientamento aziendale sono: lo SPILLAGE, quando si lasciano sul mercato tariffe molto scontate, nonostante l’occupazione sia incrementata, con la conseguente perdita sul ricavo medio delle camere; lo SPOLLAGE, quando si applicano tariffe molto alte, non si usano metodi per stimolare la domanda, con la conseguente perdita di occupazione e il ricorso ad azioni correttive “Last minute”. Il programma di Revenue management si basa su due domande: “A chi bisogna vendere?” e “A quanto bisogna vendere?”
Sabrina Peroni, Marica Manni, Antonella Ciarletti, Classe IV Turistico B